VESPRI
Giovedì, 19 novembre 2026
BEATO SAMUELE MARZORATI,
SACERDOTE E MARTIRE
Memoria facoltativa
PRIMI VESPRI
V Il Signore sia con voi.
R E con il tuo spirito.
Se non presiede un sacerdote o un diacono:
V Signore, ascolta la nostra preghiera.
R E il nostro grido giunga fino a te.
RITO DELLA LUCE
Cfr. Sal 4, 7b. 8
Splenda su noi, Signore,
la luce del tuo volto.
Il nostro cuore in festa
canti di gioia.
V Più che per mèsse copiosa
o vendemmia felice,
Il nostro cuore in festa
canti di gioia.
Splenda su noi, Signore,
la luce del tuo volto.
Il nostro cuore in festa
canti di gioia.
INNO
Dio, che coroni in cielo e di te sazi
chi il sangue versa per te,
libera dal peccato
noi che cantiamo la gloria dei martiri.
Questo fratello declinò del mondo
i seducenti inviti
e, ardendo d’amore per Cristo,
professò la sua fede.
Così si infranse l’ingiusta collera
e l’atroce violenza del tiranno;
così dell’eterno Signore
il nome santo risonò tra i popoli.
Di questo servo fedele,
che nella casa tua si allieta, o Padre,
dona ai tuoi figli di condividere
la fierezza e la sorte.
Ascolta, o Dio pietoso, la preghiera
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
regna con te nei secoli. Amen.
INNO
Deus, tuórum mílitum
sors et coróna, præmium,
laudes canéntes mártyris
absólve nexu críminis.
Hic (Hæc) testis ore prótulit,
quod cordis arca crédidit,
Christum sequéndo répperit
effusióne sánguinis.
Hic (Hæc) nempe mundi gáudia
et blandiménta nóxia
cadúca rite députans,
pervénit ad cæléstia.
Tempsit tyránni víncula
diras caténas, vérbera;
et voce clara núntiat
Deum creásse ómnia.
Pœnas cucurrit fórtiter,
et sústulit viríliter;
pro te refúndens sánguinem
ætérna dona póssidet.
Ex hoc furor vesániæ
iussit necári mártyrem
iustúmque terris óbrui,
quem regna cæli cóntinent.
Hic nos precántes súpplices
te póscimus, Piíssime,
in học triúmpho mártyris
dimitte noxam sérvulis.
Ut partem eius múneris
hereditémur cóngrui,
lætémur in perpétuum
iuncti polórum átriis.
Præsta, Pater piíssime,
per lesum Christum Dóminum,
qui tecum in perpétuum
regnat cum sancto Spíritu. Amen.
INNO
O Dio, che in cielo coroni
chi versa per te il proprio sangue,
a noi che lodiamo i tuoi martiri
largisci il perdono e la pace.
A questo fratello cantiamo,
che il mondo lasciò senza indugi
e, ardendo d’amore per Cristo,
credette con fede sicura.
Così egli infranse la collera
e vinse il crudele tiranno;
così dell’eterno Signore
il nome risuona tra i popoli.
O Padre, concedi ai tuoi figli
la forza e la sorte beata
di questo tuo servo fedele,
che in cielo si allieta per sempre.
Ascoltaci, Dio pietoso,
per Cristo Gesù Salvatore,
che unito allo Spirito santo
con te vive e regna nei secoli. Amen.
NOTIZIA DEL BEATO
Antonio Francesco Maria Marzorati nacque a Biumo Inferiore (Varese) il 10 settembre 1670. A 22 anni entrò nell’Ordine dei Frati Minori nel Convento di Lugano, assumendo il nome di Samuele e si preparò alla vita monastica nel collegio francescano di San Pietro in Montorio a Roma. Con i padri Liberato Weiss e Michele Pio Fasoli partecipò alla missione in Etiopia, pur conoscendo i rischi di un apostolato che già era costato la vita ad altri religiosi. Il 20 luglio 1712 arrivarono a Gondar. Accolti dall’imperatore per cortesia, ma anche con la proibizione di fare apostolato, offrirono la testimonianza della carità e operarono in clandestinità nel campo della evangelizzazione. Scatenatasi la persecuzione, i missionari si rifiutarono di rinnegare la fede cattolica. Furono condannati a morte per lapidazione. Il 3 marzo 1716, spogliati dalle vesti ed esposti al ludibrio della gente, vennero legati e portati fuori della città per essere uccisi. Sul luogo dell’esecuzione si inginocchiarono e affidarono la loro vita nelle mani del Padre. Una tempesta di sassi, scagliati da una grande folla, si abbatté sui martiri di Cristo che scomparvero sotto l’insanguinato cumulo di sassi, divenuto tumulo di passione e di gloria. Furono beatificati da Giovanni Paolo II il 20 novembre 1988.
SALMODIA
Salmo 29
Ringraziamento per la liberazione dalla morte
Cristo rende grazie al Padre per la sua risurrezione gloriosa (Cassiodoro).
Ant. 1 Alla sera sopraggiunge il pianto, *
ma al mattino ci è data la gioia.
Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato *
e su di me non hai lasciato esultare i nemici.
Signore Dio mio, *
a te ho gridato e mi hai guarito.
Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi, *
mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, *
rendete grazie al suo santo nome,
perché la sua collera dura un istante, *
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera sopraggiunge il pianto *
e al mattino, ecco la gioia.
Nella mia prosperità ho detto: *
«Nulla mi farà vacillare!».
Nella tua bontà, o Signore, *
mi hai posto su un monte sicuro;
ma quando hai nascosto il tuo volto, *
io sono stato turbato.
A te grido, Signore, *
chiedo aiuto al mio Dio.
Quale vantaggio dalla mia morte, *
dalla mia discesa nella tomba?
Ti potrà forse lodare la polvere *
e proclamare la tua fedeltà nell’amore?
Ascolta, Signore, abbi misericordia, *
Signore, vieni in mio aiuto.
Hai mutato il mio lamento in danza, *
la mia veste di sacco in abito di gioia,
perché io possa cantare senza posa. *
Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. 1 Alla sera sopraggiunge il pianto, *
ma al mattino ci è data la gioia.
Salmo 31
Ringraziamento per il perdono dei peccati
Davide proclama beato l’uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere (Rm 4, 6).
Ant. 2 La grazia e la misericordia circondano *
quelli che confidano nel Signore.
Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa, *
e perdonato il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa alcun male *
e nel cui spirito non è inganno.
Tacevo e si logoravano le mie ossa, *
mentre gemevo tutto il giorno.
Giorno e notte pesava su di me la tua mano, *
come per arsura d’estate inaridiva il mio vigore.
Ti ho manifestato il mio peccato, *
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie colpe» *
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.
Per questo ti prega ogni fedele *
nel tempo dell’angoscia.
Quando irromperanno grandi acque *
non lo potranno raggiungere.
Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo, *
mi circondi di esultanza per la salvezza.
Ti farò saggio, t’indicherò la via da seguire; *
con gli occhi su di te, ti darò consiglio.
Non siate come il cavallo e come il mulo privi d’intelligenza; †
si piega la loro fierezza con morso e briglie, *
se no, a te non si avvicinano.
Molti saranno i dolori dell’empio, *
ma la grazia circonda chi confida nel Signore.
Gioite nel Signore ed esultate, giusti, *
giubilate, voi tutti, retti di cuore.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. 2 La grazia e la misericordia circondano *
quelli che confidano nel Signore.
PRIMA ORAZIONE
O Dio onnipotente, ricolma di beni la terra
che anela al suo Redentore,
e il tuo popolo viva ogni giorno
guidato dalla tua grazia e sorretto dal tuo conforto.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE MARIA
Lc 1, 46-55
Esultanza dell'anima nel Signore
Sia in ciascuno l'anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio (S. Ambrogio).
Ant. «Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, *
di quelli che uccidono il corpo, *
ma non hanno potere di uccidere l'anima»
– dice il Signore – .
L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria.
L'anima mia magnifica il Signore.
Ant. «Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, *
di quelli che uccidono il corpo, *
ma non hanno potere di uccidere l'anima»
– dice il Signore – .
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
SECONDA ORAZIONE
O Dio, tu hai concesso al beato presbitero Samuele Marzorati
la grazia di testimoniare la fede cattolica
con l’effusione del proprio sangue:
per i suoi meriti e le sue preghiere,
fa’ che il popolo cristiano sia costante nel professare la fede
e tutte le genti siano illuminate dalla luce del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.
COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Chi non crede è già giudicato; chi invece crede non sarà giudicato, perché crede nel Figlio di Dio, che ha redento la sua anima. E perciò, come se fosse esente da giudizio, dice «Il mio giudice è il Signore» (S. Ambrogio).
Sulle tenebre di morte
è brillata la luce:
l’unico Figlio di Dio
ci ha rivelato il Padre.
V Chi viveva nel peccato
è risorto alla vita:
l’unico Figlio di Dio
ci ha ricondotti a casa.
Chi languiva nella fame
si è potuto saziare;
l’unico Figlio di Dio
ci ha donato il suo pane.
Orazione
Dio, che all’umanità smarrita nell’errore
hai donato Cristo, via, verità e vita,
concedi a chi è rinato dall’acqua e dallo Spirito
di camminare con opere degne incontro a lui,
che vive e regna nei secoli dei secoli.
INTERCESSIONI
Al Signore Gesù, perfetto modello di ogni credente,
rivolgiamo la nostra preghiera:
Lode a te, o Cristo, testimone fedele.
Nessuna tentazione poté separare il martire beato Samuele
dall’unità del tuo corpo;
- raccogli nel vincolo della carità
quanti credono nel tuo nome.
Questo martire ha sopportato con coraggio
la persecuzione per il vangelo;
- sostieni con la tua grazia
chi soffre a causa della fede.
Egli, per darti testimonianza
ha disprezzato ogni mondano valore;
- libera i nostri cuori dall'amor proprio
e dal desiderio di dominare sugli altri.
Forte della speranza di risorgere un giorno,
non ha esitato a dare la vita per te;
- fa' che viviamo nell'attesa della tua gloriosa venuta.
Tu che hai chiamato tutti gli uomini
alla gioia del tuo regno,
- dona ai fedeli defunti l'eredità promessa del cielo.
Spronàti dalla parola di Cristo,
rivolgiamo a Dio la lode e l’implorazione:
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Per la conclusione dei Vespri si danno due casi:
A) Se la celebrazione è presieduta da un sacerdote o da un diacono, la conclusione si fa col saluto e con la benedizione in questo modo:
V Il Signore sia con voi.
R E con il tuo spirito.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
V Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito santo.
R Amen.
Si possono anche usare le forme di benedizione più solenni come è detto nel Messale.
Se si congeda l’assemblea, si aggiunge l’invito:
V Andiamo in pace.
R Nel nome di Cristo.
B) Nella celebrazione individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono, si conclude con la formula seguente:
V Il Signore ci benedica e ci custodisca.
R Amen.
oppure:
V La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
R Amen.