VESPRI
Venerdì, 03 aprile 2026
VENERDI
NELLA PASSIONE DEL SIGNORE
V Il Signore sia con voi.
R E con il tuo spirito.
Se non presiede un sacerdote o un diacono:
V Signore, ascolta la nostra preghiera.
R E il nostro grido giunga fino a te.
RITO DELLA LUCE
Cfr. Sal 140 (141), 1-4
Come nube d’incenso,
la mia preghiera, Signore, s’innalzi.
Guarda le mani a te levate, o Dio,
sacrificio di lode nella sera.
V I A te grido, soccorri,
ascolta questa voce che ti implora.
Guarda le mani a te levate, o Dio,
sacrificio di lode nella sera.
V II Poni la tua custodia alle mie labbra,
non ceda il cuore al fascino del male.
Guarda le mani a te levate, o Dio,
sacrificio di lode nella sera.
Come nube d’incenso,
la mia preghiera, Signore, s’innalzi.
Guarda le mani a te levate, o Dio,
sacrificio di lode nella sera.
INNO
Ecco il vessillo di un Re crocifisso,
mistero di morte e di gloria:
il Signore del mondo
si spegne su un patibolo.
Straziato nelle carni,
atrocemente inchiodato,
si immola il Figlio di Dio,
vittima pura del nostro riscatto.
Colpo di lancia crudele
squarcia il tuo cuore; fluisce
sangue ed acqua: è la fonte
che ogni peccato lava.
Sangue regale imporpora
lo squallore del legno:
risplende la croce e Cristo
regna da questo trono.
Salve, croce adorabile!
Su questo altare muore
la Vita e morendo ridona
agli uomini la vita.
Salve, croce adorabile,
sola nostra speranza!
Concedi perdono ai colpevoli,
accresci nei giusti la grazia.
O Trinità beata unico Dio,
a te si elevi la lode;
custodisci nei secoli
chi dalla croce è rinato. Amen.
INNO
Vexílla Regis pródeunt;
fulget Crucis mystérium,
quo carne carnis Cónditor
suspénsus est patibulo.
Confixa clavis viscera,
tendens manus, vestígia;
redemptiónis grátia
hic immolóta est hóstia.
Quo vulnerátus insuper
mucróne diræ lánceæ;
ut nos laváret crimine,
manávit unda, sánguine.
Impléta sunt quæ cóncinit
David fidéli cármine,
dicéndo natiónibus:
«Regnávit a ligno Deus».
Arbor decóra et fúlgida
ornàta Regis púrpura,
elécta digno stipite
tam sancta membra tángere.
Beáta, cuius bráchiis
prétium pepéndit saéculi!
Statéra facta est córporis,
prædam tulitque Tártari.
Fundis aróma córtice,
vincis sapóre néctare
iucúnda fructu fértili
plaudis triúmpho nóbili.
Salve ara, salve victima,
de passiónis glória,
qua Vita mortem pértulit
et morte vitam réddidit.
O Crux ave, spes única
hoc passiónis témpore;
auge piis iustitiam
reisque dona véniam.
Te summa, Deus, Trinitas,
colláudet omnis spiritus;
quos per crucis mystérium
salvas, rege per saécula. Amen.
INNO
O Croce, vessillo onorabile
di un Re crocifisso e risorto:
mistero di morte e di gloria
in Cristo, al patibolo appeso.
Straziato da chiodi spietati,
si spegne in atroce dolore:
si immola il Figlio di Dio,
offerta del nostro riscatto.
Un colpo di lancia crudele
trafigge e squarcia il suo cuore:
fluiscono sangue ed acqua
che lavano i nostri peccati.
Imporpora il sangue regale
un arido e squallido legno:
risplende la croce di Cristo,
che regna da un trono di morte.
O croce adorabile e santa,
altare che accoglie la vittima:
ci porti la Vita che muore
per dare la vita agli uomini!
O croce adorabile e santa,
sei l’unica nostra speranza!
Concedi perdono ai colpevoli,
accresci nei giusti la grazia.
Gesù con il Padre e lo Spirito,
a te si elevi la lode;
nei secoli tu custodisci
noi morti con te sulla croce. Amen.
LETTURA BREVE
Rm 5, 6-11
Fratelli, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito. Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi, perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui. Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati, con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, dal quale ora abbiamo ottenuto la riconciliazione.
Qui si osservi un breve spazio di preghiera silenziosa e di riflessione sul sacrificio del Signore.
SALMODIA
Salmo 21
Il giusto provato dalla sofferenza è esaudito
Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Mt 24, 46).
I (2-12)
Ant. 1 Dio mio, Dio mio, guardami!
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? †
Tu sei lontano dalla mia salvezza»: *
sono le parole del mio lamento.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, *
grido di notte e non trovo riposo.
Eppure tu abiti la santa dimora, *
tu, lode di Israele.
In te hanno sperato i nostri padri, *
hanno sperato e tu li hai liberati;
a te gridarono e furono salvati, *
sperando in te non rimasero delusi.
Ma io sono verme, non uomo, *
infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
Mi scherniscono quelli che mi vedono, *
storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si è affidato al Signore, lui lo scampi; *
lo liberi, se è suo amico».
Sei tu che mi hai tratto dal grembo, *
mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.
Al mio nascere tu mi hai raccolto, *
dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.
Da me non stare lontano, †
poiché l'angoscia è vicina *
e nessuno mi aiuta.
Ant. 1 Dio mio, Dio mio, guardami!
II (13-23)
Ant. 2 «Si dividono le mie vesti, *
sul mio vestito gettano la sorte».
Mi circondano tori numerosi, *
mi assediano tori di Basan.
Spalancano contro di me la loro bocca *
come leone che sbrana e ruggisce.
Come acqua sono versato, *
sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera, *
si fonde in mezzo alle mie viscere.
È arido come un coccio il mio palato, †
la mia lingua si è incollata alla gola, *
su polvere di morte mi hai deposto.
Un branco di cani mi circonda, *
mi assedia una banda di malvagi;
hanno forato le mie mani e i miei piedi, *
posso contare tutte le mie ossa.
Essi mi guardano, mi osservano: †
si dividono le mie vesti, *
sul mio vestito gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano, *
mia forza, accorri in mio aiuto.
Scampami dalla spada, *
dalle unghie del cane la mia vita.
Salvami dalla bocca del leone *
e dalle corna dei bufali.
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, *
ti loderò in mezzo all'assemblea.
Non si dice il Gloria.
Ant. 2 «Si dividono le mie vesti, *
sul mio vestito gettano la sorte».
III (24-32)
Ant. 3 «Posero sopra il mio capo
la motivazione scritta della condanna: *
“Questi è Gesù Nazareno, il re dei Giudei”».
Lodate il Signore, voi che lo temete, †
gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, *
lo tema tutta la stirpe di Israele;
perché egli non ha disprezzato né sdegnato *
l'afflizione del misero,
non gli ha nascosto il suo volto, *
ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito.
Sei tu la mia lode nella grande assemblea, *
scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati, †
loderanno il Signore quanti lo cercano: *
«Viva il loro cuore per sempre».
Ricorderanno e torneranno al Signore *
tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui *
tutte le famiglie dei popoli.
Poiché il regno è del Signore, *
egli domina su tutte le nazioni.
A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra, *
davanti a lui si curveranno quanti discendono nella polvere.
E io vivrò per lui, *
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene; *
annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno: *
«Ecco l'opera del Signore!».
Ant. 3 «Posero sopra il mio capo
la motivazione scritta della condanna: *
“Questi è Gesù Nazareno, il re dei Giudei”».
Orazione
Volgi benevolo il tuo sguardo,
o Dio misericordioso, su questa famiglia,
per la quale il Signore nostro Gesù Cristo,
consegnandosi liberamente nelle mani dei carnefici
subì il supplizio della croce,
e ora, glorioso,
vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.
INTERCESSIONI
Celebrando i misteri della passione di Cristo,
che ha portato la salvezza all'universo,
supplichiamo con fiducia la misericordia del Padre:
- Ascolta pietoso la nostra preghiera
Per la tua santa Chiesa, diffusa su tutta la terra
perché perseveri con fermezza
nella confessione del tuo nome:
- Ascolta pietoso la nostra preghiera.
Per il nostro santo padre il papa N.
e per il nostro vescovo N.,
perché sotto la loro guida paterna
il popolo cristiano cresca nella fede:
- Ascolta pietoso la nostra preghiera.
Per tutti i credenti in Cristo,
perché siano radunati nell'integrità della fede
e nel vincolo della carità
coloro che un unico battesimo ha consacrato:
- Ascolta pietoso la nostra preghiera.
Per gli uomini, che tutti hai creato
nella tua bontà e nella tua saggezza,
perché ti riconoscano come Padre e Signore:
- Ascolta pietoso la nostra preghiera.
Per la sicurezza della pace in tutto il mondo,
la prosperità dei popoli,
il libero esercizio della religione in tutte le genti:
- Ascolta pietoso la nostra preghiera.
Per i fratelli che sono morti nell'amore di Cristo,
perché ottengano i beni eterni della vita risorta:
- Ascolta pietoso la nostra preghiera.
A Dio, che tanto ha amato gli uomini
da dare il Figlio suo per la nostra salvezza,
salga devota e riconoscente la nostra invocazione:
Padre nostro.
CONCLUSIONE
I Vespri si concludono con la sola acclamazione
V Benedetto il Signore,
che vive e regna nei secoli dei secoli.
R Amen.