VESPRI
Mercoledì, 07 gennaio 2026
MERCOLEDI
DOPO L'EPIFANIA
V Il Signore sia con voi.
R E con il tuo spirito.
Se non presiede un sacerdote o un diacono:
V Signore, ascolta la nostra preghiera.
R E il nostro grido giunga fino a te.
RITO DELLA LUCE
Cfr. Is 60. 1. 3a
Alzati e vesti il tuo manto di luce,
santa Chiesa di Dio.
La gloria del Signore
su di te si riverbera.
V Al tuo chiarore camminano le genti
nella notte del mondo.
La gloria del Signore
su di te si riverbera.
Alzati e vesti il tuo manto di luce,
santa Chiesa di Dio.
La gloria del Signore
su di te si riverbera.
INNO
Tu nella tersa infinità dei cieli
accendi le mirìadi di stelle:
o Gesù, pace, vita, luce vera,
ascolta chi ti implora!
Oggi fulgente un astro ci rivela
il parto verginale
e guida i Magi a prostrarsi
all’umiltà del presepio.
Il rito mistico del tuo battesimo
oggi consacra il corso del Giordano,
che nell’antica storia tre volte
sospinse a ritroso i suoi flutti.
Oggi al banchetto nuziale di Cana
per sorprendente miracolo
il servo dall’idrie ricolme
attinge vino squisito e stupisce
che l’acqua s’invermigli,
donino ebbrezza le fonti,
l’onda muti natura
e di nuova virtù lieta s’adorni.
Con uguale stupore i cinquemila
di cinque soli pani si saziano:
sotto l’avido dente
sempre si accresce il cibo.
Di là di quanto le bocche divorano
il nutrimento arcano si moltiplica:
chi della fresca e nitida sorgente
più meraviglia il perenne prodigio?
Copioso il pane tra le dita scorre;
ed altri tozzi ancora,
che mano d’uomo non ebbe spezzato,
nei canestri rampollano.
A te, Cristo, sia gloria,
o Luce delle genti,
col Padre e con lo Spirito
negli infiniti secoli. Amen.
INNO
Illúminans, altíssimus,
micántium astrórum globos,
pax, vita, lumen, véritas,
Iesu, fave precántibus,
Seu stella partum Vírginis
cælo micans signáverit,
et hoc adorátum die
præsépe Magos dúxeris;
Seu mýstico baptísmate
fluénta Iordánis retro
convérsa quondam tértio
præsénte sacráris die;
Vel hýdriis plenis aquæ
vini sapórem infúderis;
hausit miníster cónscius,
quod ipse non impléverat.
Aquas colorári videns,
inebriáre flúmina
eleménta mutáta stupet
transíre in usus álteros.
Sic quinque mílibus virum
dum quinque panes dívidis,
edéntium sub déntibus
in ore créscebat cibus.
Multiplicabátur magis
dispendio panis suo;
quis hæc videns mirábitur
iuges meátus fóntium?
Inter manus frangéntium
panis rigátur prófluus;
intácta, quæ non frégerant,
fragménta subrépunt viris.
Iesu, tibi sit glória,
qui apparuísti géntibus,
cum Patre et almo Spíritu
in sempitérna sæcula. Amen.
INNO
Nei limpidi cieli infiniti
accendi a miriadi le stelle:
o luce e fonte di pace,
ascolta, Gesù, chi ti implora.
Un astro fulgente rivela
il parto di Vergine Madre
e guida i Magi a prostrarsi
nell’umile casa di Betlem.
Il rito del tuo battesimo
consacra il fiume Giordano,
che lungo la storia tre volte
sospinse a ritroso i suoi flutti.
È giorno di nozze a Cana:
per tuo sorprendente miracolo
il servo dall’idrie ricolme
attinge il vino e stupisce.
Ebbrezza tu doni agli sposi,
letizia al banchetto festoso:
col primo tuo segno di grazia
annunci l’amore che salva.
Stupore dei molti affamati,
saziàti da un nuovo prodigio:
il pane si accresce per tutti
nel dono di un Dio generoso.
Più grande del cibo che nutre
è il cuore del Dio offerente:
perenne è l'amore che accoglie,
porgendo ineffabili segni.
Non manchi il tuo pane, Signore,
che riempia le mani dell'uomo!
Tu solo sfamarci potrai
nel giorno del tuo banchetto.
A te, o Gesù, sia gloria
che ai popoli Dio ti sveli
col Padre e lo Spirito santo
nel tempo e nei secoli eterni. Amen.
SALMODIA
Salmo 138
Dio vede tutto
Chi mai ha potuto conoscere il pensiero del Signore? O chi mai è stato il suo consigliere? (Rm 11, 34).
I (1-12)
Ant. 1 Signore, tu mi scruti e mi conosci. †
Signore, tu mi scruti e mi conosci, *
† tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri, *
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie; †
la mia parola non è ancora sulla lingua *
e tu, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi *
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza, *
troppo alta, e io non la comprendo.
Dove andare lontano dal tuo spirito, *
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei, *
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora *
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano *
e mi afferra la tua destra.
Se dico: «Almeno l’oscurità mi copra *
e intorno a me sia la notte»;
nemmeno le tenebre per te sono oscure, †
e la notte è chiara come il giorno; *
per te le tenebre sono come la luce.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. 1 Signore, tu mi scruti e mi conosci.
O Dio, tu mi scruti e mi conosci
Dio non è lontano da ciascuno di noi… in lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo (At 17, 27. 28).
II (13-18.23-24)
Ant. 2 Sono stupende le tue opere Signore, *
e io le contemplo.
Sei tu che hai creato le mie viscere *
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; †
sono stupende le tue opere, *
tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa †
quando venivo formato nel segreto, *
intessuto nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi *
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati, *
quando ancora non ne esisteva uno.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri, *
quanto grande il loro numero, o Dio!
Se li conto sono più della sabbia, *
se li credo finiti, con te sono ancora.
Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, *
provami e conosci i miei pensieri:
vedi se percorro una via di menzogna *
e guidami sulla via della vita.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. 2 Sono stupende le tue opere Signore, *
e io le contemplo.
PRIMA ORAZIONE
O Padre misericordioso,
il Salvatore del mondo, che è nato per noi
e ci ha dato la grazia di diventare figli di Dio,
ci doni anche di raggiungere la vita immortale
con lui, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE MARIA
Lc 1, 46-55
Esultanza dell'anima nel Signore
Sia in ciascuno l'anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio (S. Ambrogio).
Ant. Un fremito di gioia prende il cuore dei Magi,
poi che nel cielo riappare la stella. *
Entrano nella casa e donano al Signore
l'oro, l'incenso, la mirra.
L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria.
L'anima mia magnifica il Signore.
Ant. Un fremito di gioia prende il cuore dei Magi,
poi che nel cielo riappare la stella. *
Entrano nella casa e donano al Signore
l'oro, l'incenso, la mirra.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
SECONDA ORAZIONE
Lo splendore della tua gloria, o Dio, illumini i cuori
perché, camminando nella notte del mondo,
alla fine possiamo arrivare alla tua dimora di luce.
Per Cristo nostro Signore.
COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
O miracolo di una degnazione sacrosanta e veramente divina! Nel battesimo colei che partorisce non geme, e il nuovo nato con conosce il pianto! (S. Zeno).
R Nell'umiltà della carne mortale
è apparso il Verbo eterno,
e l'umana natura a nuova vita nasce.
Divinamente ispirati da una stella lucente,
lodi gioconde i Magi cantano al Re della gloria.
V Iddio si è fatto uomo, l'uomo rivive in Cristo
e dell'unica vite tralcio fecondo diventa.
Divinamente ispirati da una stella lucente,
lodi gioconde i Magi cantano al Re della gloria.
Orazione
Dio misericordioso,
iniziatore e artefice dell’alleanza eterna,
che nelle acque del Giordano hai prefigurato
il mistero della passione del Figlio tuo,
dona a chi è rinato dal sacro fonte
di seguire più da vicino le sue orme dolorose
di Salvatore crocifisso,
che vive e regna nei secoli dei secoli.
INTERCESSIONI
Lodiamo il figlio di Dio fatto uomo,
che ci ha liberati dalla tirannia della colpa,
e con fede imploriamo:
Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Pontefice eterno, che nella tua venuta
hai inaugurato il culto in spirito e verità,
- rendi partecipi tutti gli uomini
del tuo sacerdozio regale.
Medico pietoso, che sei passato in mezzo a noi
risanandoci e facendo del bene,
- ridona la salute e il vigore ai malati.
Con la tua nascita hai recato a tutti la gioia;
- soccorri i peccatori e conducili
alla consolazione della tua amicizia.
Tu che hai detto: «Beati gli operatori di pace»,
- spegni l'odio nei cuori
perché non si affermi la violenza.
Tu che sei la via e la porta del cielo,
- accogli i nostri defunti nella beatitudine eterna.
Fedeli all’insegnamento di Cristo,
che ci guida al Padre,
con docile cuore diciamo:
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Per la conclusione dei Vespri si danno due casi:
A) Se la celebrazione è presieduta da un sacerdote o da un diacono, la conclusione si fa col saluto e con la benedizione in questo modo:
V Il Signore sia con voi.
R E con il tuo spirito.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
V Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito santo.
R Amen.
Si possono anche usare le forme di benedizione più solenni come è detto nel Messale.
Se si congeda l’assemblea, si aggiunge l’invito:
V Andiamo in pace.
R Nel nome di Cristo.
B) Nella celebrazione individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono, si conclude con la formula seguente:
V Il Signore ci benedica e ci custodisca.
R Amen.
oppure:
V La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
R Amen.