LODI MATTUTINE

Venerdì, 26 dicembre 2025

SANTO STEFANO,
PRIMO MARTIRE
Festa

V   O Dio, vieni a salvarmi.
R   Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.
Alleluia.

CANTICO DI ZACCARIA

Lc 1, 68-79

Il Messia e il suo precursore

O Sole vero, irràdiati! (S. Ambrogio).

Ant.   «Ecco, contemplo i cieli aperti *
          e il Figlio dell’uomo alla destra di Dio».

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
     perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
     nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
     per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
     e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
     e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
     di concederci, liberàti dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
     al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
     perché andrai innanzi al Signore
          a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
     nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
     per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
     e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
     sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant.   «Ecco, contemplo i cieli aperti *
          e il Figlio dell’uomo alla destra di Dio».
          Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE

Preghiamo.

(Pausa di preghiera silenziosa)

Donaci, o Dio, di esprimere nella vita
la fede testimoniata
dal diacono e primo martire Stefano,
che morì perdonando ai suoi lapidatori
e imitando da vicino Gesù Cristo, tuo Figlio,
nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.

ANTIFONA «AD CRUCEM»

Oggi un grande mistero gioiosamente si celebra: *
per l’inviolata strada di un corpo verginale
viene nel mondo la Gloria, l’Unigenito Dio,
l’eterno Fiore, che nasce da un Padre ingenerato.

Orazione

Con la nascita secondo la carne del tuo Unigenito
e con la sua morte di croce
hai portato a compimento, o Dio misericordioso,
la salvezza del tuo popolo;
fa’ che i tuoi servi credano fermamente
in questo disegno d’amore
e arrivino così al traguardo della gloria promessa
sotto la guida e per la grazia di Cristo, tuo Figlio,
che vive e regna nei secoli dei secoli.

SALMODIA

Cantico - Es 15, 1-4a. 8-13. 17-18

Inno di vittoria per il passaggio del Mare Rosso

Tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale (1Cor 10, 1-3).

Ant. 1   O corifèo dei martiri, che agli angeli somigli,
             Stefano santo, primo della celeste schiera, *
             intercedi per noi, testimone di Cristo,
             tu che pietà implorasti per chi ti lapidava.

Voglio cantare in onore del Signore; †
     perché ha mirabilmente trionfato, *
     ha gettato in mare cavallo e cavaliere.

Mia forza e mio canto è il Signore, *
     egli mi ha salvato.
È il mio Dio e lo voglio lodare, *
     è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare!

Dio è prode in guerra, *
     si chiama Signore.
I carri del faraone e il suo esercito *
     li ha gettati in mare.

Al soffio della tua ira si accumularono le acque, †
     si alzarono le onde come un argine, *
     si rappresero gli abissi in fondo al mare.

Il nemico aveva detto: *
     «Inseguirò, raggiungerò, spartirò il bottino,
se ne sazierà la mia brama, *
     sfodererò la spada, li conquisterà la mia mano!».

Soffiasti con il tuo alito: li coprì il mare, *
     sprofondarono come piombo in acque profonde.

Chi è come te fra gli dèi, *
     chi è come te, maestoso in santità, Signore?
chi è come te, tremendo nelle imprese, *
     operatore di prodigi?

Stendesti la destra: *
     li inghiottì la terra.
Guidasti con il tuo favore questo popolo che hai riscattato, *
     lo conducesti con forza alla tua santa dimora.

Lo fai entrare *
     e lo pianti sul monte della tua promessa,
luogo che per tua sede, Signore, hai preparato, *
     santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato.

Il Signore regna *
     in eterno e per sempre!

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. 1   O corifèo dei martiri, che agli angeli somigli,
             Stefano santo, primo della celeste schiera, *
             intercedi per noi, testimone di Cristo,
             tu che pietà implorasti per chi ti lapidava.

Salmi laudativi

(si può sceglierne uno solo tra i primi tre, cui però si aggiunge sempre il salmo 116)

Ant. 2   Raggiante era il suo viso,
             poiché il Signore gli aveva parlato; *
             guardando lo splendore del suo volto,
             furono presi tutti da timore.

Salmo 148

Glorificazione di Dio Signore e Creatore

A colui che siede sul trono e all’Agnello lode, onore, gloria e potenza nei secoli dei secoli (Ap 5, 13).

Lodate il Signore dai cieli, *
     lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli, *
     lodatelo, voi tutte, sue schiere

Lodatelo sole e luna, *
     lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.
Lodatelo, cieli dei cieli, *
     voi acque al di sopra dei cieli.

Lodino tutti il nome del Signore, *
     perché egli disse e furono creati.
Li ha stabiliti per sempre, *
     ha posto una legge che non passa.

Lodate il Signore dalla terra, *
     mostri marini e voi tutti abissi,
fuoco e grandine, neve e nebbia, *
     vento di bufera che obbedisce alla sua parola,

monti e voi tutte, colline, *
     alberi da frutto e tutti voi, cedri,
voi fiere e tutte le bestie, *
     rettili e uccelli alati.

I re della terra e i popoli tutti, *
     i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le fanciulle, †
     i vecchi insieme ai bambini *
     lodino il nome del Signore:

perché solo il suo nome è sublime, †
     la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli. *
     Egli ha sollevato la potenza del suo popolo.

È canto di lode per tutti i suoi fedeli, *
     per i figli di Israele, popolo che egli ama.

Salmo 149

Festa degli amici di Dio

I figli della Chiesa, i figli del nuovo popolo esultino nel loro re, Cristo (Esichio).

Cantate al Signore, un canto nuovo; *
     la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore, *
     esultino nel loro Re i figli di Sion.

Lodino il suo nome con danze, *
     con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo, *
     incorona gli umili di vittoria.

Esultino i fedeli nella gloria, *
     sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca *
     e la spada a due tagli nelle loro mani,

per compiere la vendetta tra i popoli *
     e punire le genti;
per stringere in catene i loro capi, *
     i loro nobili in ceppi di ferro;

per eseguire su di essi *
     il giudizio già scritto:
questa è la gloria *
     per tutti i suoi fedeli.

Salmo 150

Ogni vivente dia lode al Signore

A Dio la gloria, nella Chiesa e in Cristo Gesù (Ef 3, 21).

Lodate il Signore nel suo santuario, *
     lodatelo nel firmamento della sua potenza.
Lodatelo per i suoi prodigi, *
     lodatelo per la sua immensa grandezza.

Lodatelo con squilli di tromba, *
     lodatelo con arpa e cetra;
lodatelo con timpani e danze, *
     lodatelo sulle corde e sui flauti.

Lodatelo con cembali sonori, †
     lodatelo con cembali squillanti; *
     ogni vivente dia lode al Signore.

Sal 116

Invito universale alla lode di Dio

Lodate il Signore, popoli tutti, *
     voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
     e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. 2   Raggiante era il suo viso,
             poiché il Signore gli aveva parlato; *
             guardando lo splendore del suo volto,
             furono presi tutti da timore.

Salmo diretto

Sal 32, 1-11

Inno alla provvidenza di Dio

Circondiamo di lodi il santo martire, insanguinato per le ferite infertegli dal nemico, ma coronato dal premio di Cristo (S. Ambrogio).

Esultate, giusti, nel Signore: *
     ai retti si addice la lode.
Lodate il Signore con la cetra, *
     con l’arpa a dieci corde a lui cantate.

Cantate al Signore un canto nuovo, *
     suonate la cetra con arte e acclamate.
Poiché retta è la parola del Signore *
     e fedele ogni sua opera.

Egli ama il diritto e la giustizia, *
     della sua grazia è piena la terra.
Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, *
     dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.

Come in un otre raccoglie le acque del mare, *
     chiude in riserve gli abissi.

Tema il Signore tutta la terra, *
     tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
perché egli parla e tutto è fatto, *
     comanda e tutto esiste.

Il Signore annulla i disegni delle nazioni, *
     rende vani i progetti dei popoli.
Ma il piano del Signore sussiste per sempre, *
     i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

SECONDA ORAZIONE

Dio onnipotente,
fa’ che, celebrando la solennità
del tuo primo martire Stefano,
siamo protetti dai suoi meriti
e aiutati dalle sue preghiere.
Per Cristo nostro Signore.

INNO

O tu che sei pastore d’Israele
e regni invitto sopra i Cherubini,
rivélati al tuo popolo,
Onnipotente, e vieni.

O Redentore degli uomini, vieni
nella tua nascita verginale!
Ogni età della storia stupisca:
è questo un parto che si addice a Dio.

Non da concorso d’uomo,
ma dall’azione arcana dello Spirito
il Verbo di Dio si è fatto carne:
così è germinato questo fiore.

Senza che il puro chiostro si disserri,
grembo di donna vergine è fecondo:
rifulge la virtù come un vessillo
e ci dichiara l’avvento del Re.

Esci da questo tàlamo nuziale,
splendida reggia di un santo pudore,
d’impeto slànciati sulla tua strada,
o Forte che sussisti in due nature.

Tu sei venuto, Signore, dal Padre
e al Padre vittorioso fai ritorno:
disceso fino agli inferi,
sali alla gloria abbagliante di Dio.

O tu che vivi eterno,
di queste membra mortali rivèstiti:
corrobori l’umana debolezza
l’eterno tuo vigore.

Riluce il povero presepe e la notte
spira una luce nuova:
nessuna tenebra la contamini,
ma la rischiari perenne la fede.

A te, Gesù, sia lode,
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito,
nella distesa dei secoli.   Amen.

INNO

Inténde, qui regis Israel,
super chérubim qui sedes;
appáre Ephrem coram: éxcita
poténtiam tuam, et veni.

Veni, Redémptor géntium,
osténde partum Vírginis;
mirétur omne sæculum:
talis decet partus Deum.

Non ex viríli sémine,
sed mystico spirámine
Verbum Dei factum est caro,
fructúsque ventris flóruit.

Alvus tuméscit Vírginis,
claustrum pudóris pérmanet;
vexílla virtútum micant,
versátur in templo Deus.

Procédat e thálamo suo,
pudóris aula régia,
géminæ Gigas substántiæ,
alácris ut currat viam.

Egréssus eius a Patre,
regréssus eius ad Patrem,
excúrsus usque ad ínferos,
recúrsus ad sedem Dei.

Æquális ætérno Patri
carnis strophæo cíngere,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.

Præsépe iam fulget tuum,
luménque nox spirat novum,
quod nulla nox intérpolet,
fidéque iugi lúceat.

Iesu, tibi sit glória,
qui natus es de Vírgine,
cum Patre et almo Spíritu
in sempitérna sæcula.   Amen.

INNO

Pastore tu sei d’Israele
e regni glorioso sugli angeli:
rivelati al popolo tuo
e vieni, potente Signore.

Salvezza degli uomini, vieni
nascendo da vergine pura.
Stupisca nel tempo la storia:
è un parto prodigio di Dio!

Arcano mistero del Padre,
è dono di amore infinito.
Il Verbo di Dio si fa carne:
e germina il fiore promesso.

L’accoglie un grembo fecondo
di vergine pura e fedele:
il Forte da splendida reggia
inizia il cammino fra noi.

Venuto, Signore, dal Padre,
a lui vittorioso ritorni:
disceso nell’ombra di morte,
tu sali a una luce abbagliante.

O tu che ora vivi eterno
vestito di membra mortali,
agli uomini fragili dona
il tuo eterno vigore.

Riluce il presepe a Betlemme:
la notte a noi dona la luce!
Non vincano tenebre oscure,
ma splenda perenne la fede.

A te, o Gesù, sia lode,
che nasci da Vergine Madre,
col Padre e lo Spirito santo
e ora e sempre nei secoli. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE

Gloria si canti a Cristo Salvatore,
che suscita i suoi testimoni 
e li corona della sua stessa gloria.

Gesù, Dio vero, che ti sei fatto obbediente
e ti sei umiliato,
Kyrie eleison.
     Kyrie eleison.

Vittima santa, che sull’altare della croce
hai effuso il tuo sangue,
Kyrie eleison.
     Kyrie eleison.

Figlio di Dio, fortezza dei martiri,
Kyrie eleison.
     Kyrie eleison.

Crocifisso Signore,
che sei il re dell’universo,
Kyrie eleison.
     Kyrie eleison.

Redentore immolato,
assunto nella gloria,
Kyrie eleison.
     Kyrie eleison.

Tu che sempre resti vicino alla tua Chiesa,
Kyrie eleison.
     Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE

La conclusione delle Lodi può essere fatta in due modi:
A) Se la celebrazione è presieduta da un sacerdote o da un diacono, la conclusione si fa col saluto e con la benedizione in questo modo:

V   Il Signore sia con voi.
R   E con il tuo spirito.
      Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. 

V   Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito santo.
R   Amen. 

Si possono anche usare le forme di benedizione più solenni come è detto nel Messale.
Se si congeda l’assemblea, si aggiunge l’invito: 

V   Andiamo in pace.
R   Nel nome di Cristo. 


B) Nella celebrazione individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono, si conclude con la formula seguente:

V   Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
R   Amen. 

oppure:
V   La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
R   Amen.