VESPRI

Mercoledì, 24 dicembre 2025

NATALE DEL SIGNORE
Solennità

PRIMI VESPRI

V   Il Signore sia con voi.
R   E con il tuo spirito.

Se non presiede un sacerdote o un diacono:

V   Signore, ascolta la nostra preghiera.
R   E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE

Cfr. Sal 131, 1. 17b. 18

      Preparerò per il mio Consacrato
      una strada di luce:
      resteranno abbagliati i suoi nemici.
           Splenderà su di lui
           la corona regale.

V   Ricòrdati di Davide, Signore,
      di tutte le sue prove.
           Splenderà su di lui
           la corona regale.

      Preparerò per il mio Consacrato
      una strada di luce:
      resteranno abbagliati i suoi nemici.
           Splenderà su di lui
           la corona regale.

INNO

O tu che sei pastore d’Israele
e regni invitto sopra i Cherubini,
rivélati al tuo popolo,
Onnipotente, e vieni.

O Redentore degli uomini, vieni
nella tua nascita verginale!
Ogni età della storia stupisca:
è questo un parto che si addice a Dio.

Non da concorso d’uomo,
ma dall’azione arcana dello Spirito
il Verbo di Dio si è fatto carne:
così è germinato questo fiore.

Senza che il puro chiostro si disserri,
grembo di donna vergine è fecondo:
rifulge la virtù come un vessillo
e ci dichiara l’avvento del Re.

Esci da questo tàlamo nuziale,
splendida reggia di un santo pudore,
d’impeto slànciati sulla tua strada,
o Forte che sussisti in due nature.

Tu sei venuto, Signore, dal Padre
e al Padre vittorioso fai ritorno:
disceso fino agli inferi,
sali alla gloria abbagliante di Dio.

O tu che vivi eterno,
di queste membra mortali rivèstiti:
corrobori l’umana debolezza
l’eterno tuo vigore.

Riluce il povero presepe e la notte
spira una luce nuova:
nessuna tenebra la contamini,
ma la rischiari perenne la fede.

A te, Gesù, sia lode,
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito,
nella distesa dei secoli.   Amen.

INNO

Inténde, qui regis Israel,
super chérubim qui sedes;
appáre Ephrem coram: éxcita
poténtiam tuam, et veni.

Veni, Redémptor géntium,
osténde partum Vírginis;
mirétur omne sæculum:
talis decet partus Deum.

Non ex viríli sémine,
sed mystico spirámine
Verbum Dei factum est caro,
fructúsque ventris flóruit.

Alvus tuméscit Vírginis,
claustrum pudóris pérmanet;
vexílla virtútum micant,
versátur in templo Deus.

Procédat e thálamo suo,
pudóris aula régia,
géminæ Gigas substántiæ,
alácris ut currat viam.

Egréssus eius a Patre,
regréssus eius ad Patrem,
excúrsus usque ad ínferos,
recúrsus ad sedem Dei.

Æquális ætérno Patri
carnis strophæo cíngere,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.

Præsépe iam fulget tuum,
luménque nox spirat novum,
quod nulla nox intérpolet,
fidéque iugi lúceat.

Iesu, tibi sit glória,
qui natus es de Vírgine,
cum Patre et almo Spíritu
in sempitérna sæcula.    Amen.

INNO

Pastore tu sei d’Israele
e regni glorioso sugli angeli:
rivelati al popolo tuo
e vieni, potente Signore.

Salvezza degli uomini, vieni
nascendo da vergine pura.
Stupisca nel tempo la storia:
è un parto prodigio di Dio!

Arcano mistero del Padre,
è dono di amore infinito.
Il Verbo di Dio si fa carne:
e germina il fiore promesso.

L’accoglie un grembo fecondo
di vergine pura e fedele:
il Forte da splendida reggia
inizia il cammino fra noi.

Venuto, Signore, dal Padre,
a lui vittorioso ritorni:
disceso nell’ombra di morte,
tu sali a una luce abbagliante.

O tu che ora vivi eterno
vestito di membra mortali,
agli uomini fragili dona
il tuo eterno vigore.

Riluce il presepe a Betlemme:
la notte a noi dona la luce!
Non vincano tenebre oscure,
ma splenda perenne la fede.

A te, o Gesù, sia lode,
che nasci da Vergine Madre,
col Padre e lo Spirito santo
e ora e sempre nei secoli. Amen.

RESPONSORIO

Cfr. Lc 1, 32

R   Riluce il tuo presepe, Signore;
      la notte spira una luce nuova.
           Nella tua nascita verginale,
           o Redentore degli uomini, vieni!

V   Non per concorso d’uomo,
      ma per l’azione arcana dello Spirito,
           nella tua nascita verginale,
           o Redentore degli uomini, vieni!


Dopo l’inno e il responsorio, nell’officiatura corale si leggono le quattro letture seguenti con i loro salmelli e le loro orazioni; il che è lodevole fare anche al di fuori dell’ufficiatura corale. Poi si dice la Messa della vigilia, cominciando dalla seconda lettura e proseguendo fino alla comunione inclusa.

Dopo la comunione, omessi i salmi con la loro antifona e le orazioni, si dice il Cantico della beata Vergine con la sua antifona.

Dopo il Cantico, omessa la commemorazione battesimale, subito si dice l’orazione dopo la comunione e si congeda l’assemblea.


PRIMA LETTURA

Gn 15, 1-10. 17-18

Ad Abramo è promessa la discendenza

Dal libro della Genesi

Fu rivolta ad Abram in visione questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». Rispose Abram: «Mio Signore Dio, che mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Eliezer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede».
Ed ecco gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non costui sarà il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia. E gli disse: «Io sono il Signore che ti ha fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questo paese». Rispose: «Signore mio Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un piccione». Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un forno fumante e una fiaccola ardente passarono in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse questa alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza
io do questo paese
dal fiume d’Egitto
al grande fiume, il fiume Eufrate».

SALMELLO

Cfr. Sal 88, 12. 1

      Tuoi sono i cieli, Signore, tua è la terra,
      tu hai fondato il mondo e quanto contiene.

V   Canterò senza fine le tue grazie,
      con la mia bocca annunzierò
      la tua fedeltà nei secoli.
      Tu hai fondato il mondo e quanto contiene.

ORAZIONE

Nella natura umana del tuo Figlio, o Dio,
hai voluto darci la fonte e il compimento
di ogni nostro rapporto con te;
mantienici sempre nella sua eredità
perché ogni nostra possibilità di salvezza
risiede in lui, che vive e regna
nei secoli dei secoli.

SECONDA LETTURA

1 Sam 1, 7c-18

Anna chiede un figlio al Signore.

Dal primo libro di Samuele.

Anna si mise a piangere, e non voleva prendere cibo. Elkana suo marito le disse: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli?».
Anna, dopo aver mangiato e bevuto in Silo, si alzò e andò a presentarsi al Signore. In quel momento il sacerdote Eli stava sul sedile davanti a uno stipite del tempio del Signore. Essa era afflitta e innalzò la preghiera al Signore, piangendo amaramente. Poi fece questo voto: «Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo».
Mentre essa prolungava la preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando la sua bocca. Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le labbra, ma la voce non si udiva; perciò Eli la ritenne ubriaca. Le disse Eli: «Fino a quando rimarrai ubriaca? Smaltisci il vino che hai bevuto!». Anna rispose; «No, mio signore, io sono una donna affranta e non ho bevuto né vino né altra bevanda inebriante, ma sto solo sfogando il mio cuore davanti al Signore. Non considerare la tua serva una donna iniqua, poiché finora mi ha fatto parlare l’eccesso del mio dolore e della mia amarezza». Allora Eli le rispose: «Va’ in pace e il Dio d’Israele ascolti la domanda che gli hai fatto». Essa replicò: «Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi». Poi la donna se ne andò per la sua via, mangiò e il suo volto non fu più come prima.

SALMELLO

      Un bambino è nato per noi:
      Dio potente è il suo nome.
      Siederà sul trono di Davide,
      grande sarà il suo dominio.

V   Grande è il Signore e degno di ogni lode
      nella città del nostro Dio.
      Siederà sul trono di Davide,
      grande sarà il suo dominio.

ORAZIONE

Con la nascita secondo la carne del tuo Unigenito
e con la sua morte di croce
hai portato a compimento, o Dio misericordioso,
la salvezza del tuo popolo;
fa’ che i tuoi servi credano fermamente
in questo disegno d’amore
e arrivino così al traguardo della gloria promessa
sotto la guida e per la grazia di Cristo, tuo Figlio,
che vive e regna nei secoli dei secoli.

TERZA LETTURA

Is 7, 1-17

Oracolo sulla Vergine e sull’Emmanuele

Dal libro del profeta Isaia.

Nei giorni di Acaz figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda, Rezìn re di Aram e Pekach figlio di Romelia, re di Israele, marciarono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. Fu dunque annunziato alla casa di Davide: «Gli Aramei si sono accampati in Efraim». Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano i rami del bosco per il vento.
Il Signore disse a Isaia: «Va’ incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina superiore sulla strada del campo del lavandaio.
Tu gli dirai: Fa’ attenzione e sta’ tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumosi, per la collera di Rezìn degli Aramei e del figlio di Romelia. Poiché gli Aramei, Efraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male contro di te, dicendo: “Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl”».
Così dice il Signore Dio:
«Ciò non avverrà e non sarà!
Perché capitale di Aram è Damasco
e capo di Damasco è Rezìn.
Capitale di Efraim è Samaria
e capo di Samaria il figlio di Romelia.
Ancora sessantacinque anni
ed Efraim cesserà di essere un popolo.
Ma se non crederete, non avrete stabilità».
Il Signore parlò ancora ad Acaz dicendo: «Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno.
Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e miele, finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. Poiché prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due re.
Il Signore manderà su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non vennero da quando Efraim si staccò da Giuda: manderà il re di Assiria».

SALMELLO

      Discende dal cielo il nostro Salvatore
      e viene a noi dal grembo di Maria.
      A lui gli angeli cantano lode.
      Egli è Dio ammirabile e potente.

V   «Serbando la gloria regale della verginità,
      io sono madre del Re della gloria».
      Egli è Dio ammirabile e potente.

ORAZIONE

Ascolta, o Redentore, la voce implorante
di chi celebra il giorno felice,
nel quale la tua vita celeste ed eterna
per liberarci e farci immortali
è entrata a rianimare l’umana natura.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

QUARTA LETTURA

Gdc 13, 2-9a

L’angelo del Signore annunzia che nascerà un figlio a una donna sterile

Dal libro dei Giudici.

C’era un uomo di Zorea di una famiglia dei Daniti, chiamato Manoach; sua moglie era sterile e non aveva mai partorito. L’angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e dal mangiare cibo immondo. Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo consacrato a Dio fin dal seno materno; egli comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei».
La donna andò a dire al marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l’aspetto di un angelo di Dio, un aspetto terribile. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, ma mi ha detto: “Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare cibo immondo, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte”».
Allora Manoach pregò il Signore e disse: «Signore, l’uomo di Dio mandato da te venga di nuovo da noi e c’insegni quello che dobbiamo fare per il nascituro». Dio ascoltò la preghiera di Manoach e l’angelo di Dio tornò ancora dalla donna, mentre stava nel campo.

SALMELLO

Cfr. Gdc 13, 8; Sal 23, 9

      Ti prego, Signore Dio:
      l’angelo che tu hai mandato
      venga di nuovo e ci insegni
      come accogliere questo bambino
      che nascerà per noi.

V   Sollevate, porte, i vostri frontali,
      alzatevi, porte antiche,
      ed entri il re della gloria,
      che nascerà per noi.

ORAZIONE

Nel mistero della nascita tra noi del tuo Unigenito
ci hai fatto conoscere, o Dio nostro Padre,
la tua benevolenza e la tua volontà di salvezza;
a generosità tanto grande
risponda la sollecitudine del nostro cuore
a vivere la nostra condizione di figli
in continua fecondità di opere giuste.
Per Cristo nostro Signore.

SALMODIA

Ant.   Santificatevi e tenetevi pronti: *
          salirete domani sul monte di Dio.

Salmo 84

La nostra salvezza è vicina

Dio ha benedetto la sua terra con la discesa del nostro Salvatore (Origene).

Signore, sei stato buono con la tua terra, *
     hai ricondotto i deportati di Giacobbe.
Hai perdonato l’iniquità del tuo popolo, *
     hai cancellato tutti i suoi peccati.

Hai deposto tutto il tuo sdegno *
     e messo fine alla tua grande ira.

Rialzaci, Dio, nostra salvezza, *
     e placa il tuo sdegno verso di noi.
Forse per sempre sarai adirato con noi, *
     di età in età estenderai il tuo sdegno?

Non tornerai tu forse a darci vita, *
     perché in te gioisca il tuo popolo?
Mostraci, Signore, la tua misericordia *
     e donaci la tua salvezza.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: †
     egli annunzia la pace
          per il suo popolo, per i suoi fedeli, *
     per chi ritorna a lui con tutto il cuore.

La sua salvezza è vicina a chi lo teme *
     e la sua gloria abiterà la nostra terra.

Misericordia e verità s’incontreranno, *
     giustizia e pace si baceranno.
La verità germoglierà dalla terra *
     e la giustizia si affaccerà dal cielo.

Quando il Signore elargirà il suo bene, *
     la nostra terra darà il suo frutto.
Davanti a lui camminerà la giustizia *
     e sulla via dei suoi passi la salvezza.

Salmo 133

Invito alla preghiera notturna

Ecco, benedite il Signore, *
     voi tutti, servi del Signore;

voi che state nella casa del Signore *
     durante le notti.

Alzate le mani verso il tempio *
     e benedite il Signore.

Da Sion ti benedica il Signore, *
     che ha fatto cielo e terra.

Salmo 116

Invito universale alla lode di Dio

Lodate il Signore, popoli tutti, *
     voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
     e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant.   Santificatevi e tenetevi pronti: *
          salirete domani sul monte di Dio.

PRIMA ORAZIONE

O Dio, potente, guardaci con misericordia;
dissipa l’ombra di morte che ci ottenebra il cuore
e irraggia la luce della verità che salva
sul tuo popolo in festa per la nascita di Cristo,
nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE MARIA

Lc 1, 46-55

Esultanza dell'anima nel Signore

Sia in ciascuno l'anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio (S. Ambrogio).

Ant.   Questa sera saprete che il Signore verrà, *
          e domani vedrete la gloria di Dio.

L'anima mia magnifica il Signore *
     e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà  della sua serva. *
     D'ora in poi tutte le generazioni
          mi chiameranno beata. 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
     e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
     si stende su quelli che lo temono. 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
     ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
     ha innalzato gli umili; 

ha ricolmato di beni gli affamati, *
     ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
     ricordandosi della sua misericordia, 

come aveva promesso ai nostri padri, *
     ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. 

Gloria. 

L'anima mia magnifica il Signore.

Ant.   Questa sera saprete che il Signore verrà, *
          e domani vedrete la gloria di Dio.
          Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE

O Dio grande e misericordioso,
la nuova nascita del Figlio tuo unigenito
nella nostra carne mortale
liberi tutti gli uomini
che gemono sotto il giogo
dell’antica schiavitù del peccato.
Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

Cantico - Gv 1, 14. 16-7

Mistero di grazia e verità

Il Signore Gesù è il pastore. Mi ha condotto all’acqua del battesimo, che rianima e rinfranca coloro che hanno perso l’integrità originaria (S. Agostino).

Ant.   O Chiave di Davide, scettro della casa d’Israele,
          tu apri e nessuno può chiudere,
          chiudi, e nessuno può aprire: *
          vieni e libera l’uomo prigioniero,
          che giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.

Il Verbo si fece carne *
     e venne ad abitare in mezzo a noi.

E noi vedemmo la sua gloria †
     gloria come di unigenito del Padre, *
     pieno di grazia e di verità.

Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto *
     e grazia su grazia.

Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, *
     la grazia e la verità per mezzo di Gesù Cristo.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant.   O Chiave di Davide, scettro della casa d’Israele,
          tu apri e nessuno può chiudere,
          chiudi, e nessuno può aprire: *
          vieni e libera l’uomo prigioniero,
          che giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.

Orazione

Padre, che ai battezzati
hai dischiuso le porte del paradiso
e i sigilli del libro della vita,
guidaci al regno dell’autentica libertà
e alla luce della verità eterna
per la nascita tra noi dello stesso tuo Figlio,
che vive e regna nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI

Fratelli, il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una gran luce.
Esultiamo e lietamente acclamiamo:

       Gloria a Dio nell’alto dei cieli 
       e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Figlio di Dio, divenuto uomo
per essere il primogenito della creazione rinnovata,
     - rendi sempre più giovane nei secoli la Chiesa.

Verbo eterno del Padre, che per la nostra salvezza
hai voluto condividere con noi l’esistenza nel tempo,
     - raduna nella comunione con te
       tutti gli uomini che il peccato ha disperso.

Tu che nella parola e nelle azioni
mite e umile ti manifesti,
     - guarda ai semplici e ai poveri
       e benignamente confortali.

Principe della pace,
che ci liberi da ogni giogo servile,
     - fa’ che regni la comprensione e l’amore
       dove ancora c’è odio, guerra, violenza.

Unigenito di Dio, che hai assunto la natura umana
perché la vita divina si effondesse nei cuori,
     - dona ai nostri defunti
       di vivere con te nella gioia.

Diventati in Cristo Gesù partecipi della natura divina,
eleviamo al Padre le nostre preghiere:

Padre nostro.

CONCLUSIONE

Per la conclusione dei Vespri si danno due casi:

A) Se la celebrazione è presieduta da un sacerdote o da un diacono, la conclusione si fa col saluto e con la benedizione in questo modo:

V   Il Signore sia con voi.
R   E con il tuo spirito.
      Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. 

V   Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito santo.
R   Amen. 

Si possono anche usare le forme di benedizione più solenni come è detto nel Messale.
Se si congeda l’assemblea, si aggiunge l’invito: 

V   Andiamo in pace.
R   Nel nome di Cristo. 


B) Nella celebrazione individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono, si conclude con la formula seguente:

V   Il Signore ci benedica e ci custodisca.
R   Amen. 

oppure:
V   La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
R   Amen.