VESPRI
Giovedì, 18 dicembre 2025
FERIA PRENATALIZIA II
V Il Signore sia con voi.
R E con il tuo spirito.
Se non presiede un sacerdote o un diacono:
V Signore, ascolta la nostra preghiera.
R E il nostro grido giunga fino a te.
RITO DELLA LUCE
Cfr. Gv 12, 46. 36 a
Chi crede in me, non resta nelle tenebre
– dice il Signore –.
Come la vera luce
sono venuto al mondo.
V Fin che ti brilla innanzi,
credi alla luce.
Come la vera luce
sono venuto al mondo.
Chi crede in me, non resta nelle tenebre
– dice il Signore –.
Come la vera luce
sono venuto al mondo.
INNO
Tu che la notte trapunti di stelle
e di luce celeste orni le menti,
Signore che tutti vuoi salvi,
ascolta chi ti implora!
L’acerba sorte dell’uomo
ha toccato il tuo cuore:
sul mondo sfinito rinasce
il fiore della speranza.
Al vespro volge la storia del mondo;
tu, disposando l’umana natura
nell’inviolato grembo di una vergine,
sei venuto a salvarci.
Compassionevole, tu sei Signore,
ogni cosa a te piega il ginocchio:
il cielo e la terra adoranti
confessano il tuo dominio.
E quando scenderà l’ultima sera,
santo e supremo Giudice, verrai:
oh! non lasciare in quell’ora al Maligno
chi si è affidato a te!
A te cantiamo gloria,
o Cristo, Re pietoso,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.
INNO
Cónditor alme síderum,
æterna lux credéntium,
Christe, redémptor ómnium,
exáudi preces súpplicum.
Qui, cóndolens intéritu
mortis períre sæculum,
salvásti mundum lánguidum,
donans reis remédium,
Vergénte mundi véspere,
uti sponsus de thalamo,
egréssus honestíssima
vírginis Matris cláusula.
Cuius forti poténtiæ
genu curvántur ómnia;
cæléstia, terréstria,
nutu faténtur súbdita.
Te, Sancte, fide quaesumus:
ventúre iudex sæculi,
consérva nos in témpore
hostis a telo pérfidi.
Sit, Christe, rex piíssime,
tibi Patríque glória
cum Spíritu Paráclito,
in sempitérna sæcula. Amen.
INNO
La notte trapunti di stelle
e orni di luce le menti,
Signore che tutti vuoi salvi,
ascolta chi umile implora.
La sorte oscura dell’uomo
nel cuore, benigno, hai accolto:
sul mondo sfinito rinasce
il fiore di pura speranza.
Al vespro ormai volge la storia;
sposando l’umana natura
nel grembo di Vergine Madre,
tu vieni indulgente a salvarci.
Sei mite e clemente, Signore,
a te ogni cosa s’inchina:
il cielo e la terra adoranti
confessano il tuo dominio.
E quando verrai al tramonto,
tu, Giudice santo e supremo,
proteggi, o Re, dal Maligno
coloro che a te si affidarono.
O Cristo, cantiamo al tuo nome,
Signore che hai vinto la morte,
col Padre e lo Spirito santo
adesso e nei secoli eterni. Amen.
RESPONSORIO
Cfr. Is 11, 1; Sal 71, 19; Rm 15, 12
R Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
e della sua gloria
sarà piena la terra.
V Sorgerà a giudicare le nazioni:
i popoli in lui spereranno,
e della sua gloria
sarà piena la terra.
SALMODIA
Salmo 26, 1-6
Fiducia nei pericoli
Dio non dà una salvezza che possa esserci strappata da qualcuno, e non è una luce che da qualcuno possa essere ottenebrata (S. Agostino).
Ant. 1 «Gioisci, esulta, figlia di Sion; *
ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te»
– dice il Signore –.
Il Signore è mia luce e mia salvezza, *
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita, *
di chi avrò terrore?
Quando mi assalgono i malvagi *
per straziarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici, *
a inciampare e cadere.
Se contro di me si accampa un esercito, *
il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia, *
anche allora ho fiducia.
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: *
abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore *
ed ammirare il suo santuario.
Egli mi offre un luogo di rifugio *
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora, *
mi solleva sulla rupe.
E ora rialzo la testa *
sui nemici che mi circondano;
immolerò nella sua casa sacrifici d’esultanza, *
inni di gioia canterò al Signore.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. 1 «Gioisci, esulta, figlia di Sion; *
ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te»
– dice il Signore –.
Salmo 29
Ringraziamo per la liberazione dalla morte
Ha soccorso Israele, ricordandosi della sua misericordia (Lc 1, 54).
Ant. 2 Vieni, Signore, e non tardare; *
abbi pietà di noi, che ormai siamo alla fine.
Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato *
e su di me non hai lasciato esultare i nemici.
Signore Dio mio, *
a te ho gridato e mi hai guarito.
Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi, *
mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, *
rendete grazie al suo santo nome,
perché la sua collera dura un istante, *
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera sopraggiunge il pianto *
e al mattino, ecco la gioia.
Nella mia prosperità ho detto: *
«Nulla mi farà vacillare!».
Nella tua bontà, o Signore, *
mi hai posto su un monte sicuro;
ma quando hai nascosto il tuo volto, *
io sono stato turbato.
A te grido, Signore, *
chiedo aiuto al mio Dio.
Quale vantaggio dalla mia morte, *
dalla mia discesa nella tomba?
Ti potrà forse lodare la polvere *
e proclamare la tua fedeltà nell’amore?
Ascolta, Signore, abbi misericordia, *
Signore, vieni in mio aiuto.
Hai mutato il mio lamento in danza, *
la mia veste di sacco in abito di gioia,
perché io possa cantare senza posa. *
Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. 2 Vieni, Signore, e non tardare; *
abbi pietà di noi, che ormai siamo alla fine.
PRIMA ORAZIONE
Il tuo Verbo, o Dio onnipotente,
fattosi uomo nel grembo della vergine Maria
per abitare tra noi con il suo amore,
soccorra la povertà del tuo popolo
che già vede spuntare il giorno del suo Natale.
Per lui, nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE MARIA
Lc 1, 46-55
Esultanza dell’anima nel Signore
Sia in ciascuno l'anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio (S. Ambrogio).
Ant. Bello è il tuo volto, o Vergine beata, *
più bella è la tua fede.
L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria.
L'anima mia magnifica il Signore.
Ant. Bello è il tuo volto, o Vergine beata, *
più bella è la tua fede.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
SECONDA ORAZIONE
Concedi, o Dio onnipotente,
che il nostro cuore devoto celebri con frutti di grazia
il Natale di Cristo che sta per venire;
serbaci alla scuola delle celesti cose
e nella tristezza dei tempi presenti
donaci un po’ di gioia.
Per Cristo nostro Signore.
COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Cantico - Cfr. Gv 3, 5bc. 6. 8
Il battesimo è una nuova nascita
«A te canterò sulla cetra, Dio mio»: cetra è la nostra carne quando muore al peccato e vive per Dio; cetra è quando riceve lo Spirito settiforme, come nel sacramento del battesimo (S. Ambrogio).
Ant. O Signore guida della casa d’Israele,
che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto
e sul monte Sinai gli hai dato la legge, *
vieni a liberarci con braccio potente.
Se uno non nasce da acqua e da Spirito, *
non può entrare nel regno di Dio.
Quel che è nato dalla carne, è carne *
e quel che è nato dallo Spirito è spirito.
Il vento soffia dove vuole *
e ne senti la voce,
ma non sai di dove venga e dove vada: *
così è di chiunque è nato dallo Spirito.
Ant. O Signore guida della casa d’Israele,
che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto
e sul monte Sinai gli hai dato la legge, *
vieni a liberarci con braccio potente.
Orazione
Dio, che nel Signore Gesù ci hai aperto i sigilli
del libro della vita
e hai dischiuso le porte del paradiso,
guida i tuoi figli al regno della piena libertà
e alla luce della vita eterna
in virtù della venuta di Cristo,
che vive e regna nei secoli dei secoli.
INTERCESSIONI
Il Figlio di Dio, da ricco che era
si è fatto povero per noi,
perché diventassimo ricchi
per mezzo della sua povertà.
Con animo lieto diciamo:
Tu sei, Signore, la nostra speranza.
Signore Gesù,
desiderio delle genti e salvezza delle nazioni,
- rendi la Chiesa segno leggibile
di questa gioia e di questa speranza.
Figlio di Dio, incarnato nel seno della vergine Maria,
- fa’ che gli sposi accolgano i figli
come dono della tua bontà.
Cristo, luce vera che illumini ogni uomo,
guarda a chi esercita tra gli uomini
il servizio dell’autorità,
- perché decida sempre secondo giustizia
per il bene comune.
Salvatore del mondo che porti la pace e la letizia,
- aiuta coloro che sono oppressi
dalle fatiche e dalle disgrazie.
Giudice misericordioso, autore della salvezza,
- dona ai nostri fratelli defunti
la pienezza della tua redenzione.
Colui che è venuto a elargirci la vita,
ci ha insegnato a pregare il Padre
con queste parole:
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Per la conclusione dei Vespri si danno due casi:
A) Se la celebrazione è presieduta da un sacerdote o da un diacono, la conclusione si fa col saluto e con la benedizione in questo modo:
V Il Signore sia con voi.
R E con il tuo spirito.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
V Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito santo.
R Amen.
Si possono anche usare le forme di benedizione più solenni come è detto nel Messale.
Se si congeda l’assemblea, si aggiunge l’invito:
V Andiamo in pace.
R Nel nome di Cristo.
B) Nella celebrazione individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono, si conclude con la formula seguente:
V Il Signore ci benedica e ci custodisca.
R Amen.
oppure:
V La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
R Amen.