VESPRI

Giovedì, 16 ottobre 2025

SANT'IGNAZIO DI ANTIOCHIA,
VESCOVO E MARTIRE
Memoria

PRIMI VESPRI

V   Il Signore sia con voi.
R   E con il tuo spirito.

Se non presiede un sacerdote o un diacono:

V   Signore, ascolta la nostra preghiera.
R   E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE

Cfr. Sal 4, 7b. 8

Splenda su noi, Signore,
la luce del tuo volto.
Il nostro cuore in festa
canti di gioia.

Più che per messe copiosa
o vendemmia felice,
il nostro cuore in festa
canti di gioia.

Splenda su noi, Signore,
la luce del tuo volto.
Il nostro cuore in festa
canti di gioia.

RITO DELLA LUCE

Cfr. Sal 89, 17. 16. 14a

     Sempre su noi rifulga
     il divino splendore.
           O Dio, dirigi e rendi feconda
           l'opera delle nostre mani.

V   Guarda benigno i tuoi servi, Signore;
      saziaci con la tua grazia.
           O Dio, dirigi e rendi feconda
           l'opera delle nostre mani.

     Sempre su noi rifulga
     il divino splendore.
           O Dio, dirigi e rendi feconda
           l'opera delle nostre mani.

INNO

Dio, che coroni in cielo e di te sazi
chi il sangue versa per te,
libera dal peccato
noi che cantiamo la gloria dei martiri.

Questo fratello declinò del mondo
i seducenti inviti
e, ardendo d’amore per Cristo,
professò la sua fede.

Così si infranse l’ingiusta collera
e l’atroce violenza del tiranno;
così dell’eterno Signore
il nome santo risonò tra i popoli.

Di questo servo fedele,
che nella casa tua si allieta, o Padre,
dona ai tuoi figli di condividere
la fierezza e la sorte.

Ascolta, o Dio pietoso, la preghiera
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
regna con te nei secoli. Amen.

latino

Deus, tuórum mílitum 
sors et coróna, præmium, 
laudes canéntes mártyris 
absólve nexu críminis.

Hic testis ore prótulit, 
quod cordis arca crédidit, 
Christum sequéndo répperit 
effusióne sánguinis.

Hic nempe mundi gáudia 
et blandiménta nóxia 
cadúca rite députans, 
pervénit ad cæléstia.

Tempsit tyránni víncula 
diras caténas, vérbera; 
et voce clara núntiat 
Deum creásse ómnia.

Pœnas cucurrit fórtiter, 
et sústulit viríliter; 
pro te refúndens sánguinem
ætérna dona póssidet.

Ex hoc furor vesániæ 
iussit necári mártyrem 
iustúmque terris óbrui, 
quem regna cæli cóntinent.

Hic nos precántes súpplices 
te póscimus, Piíssime, 
in học triúmpho mártyris 
dimitte noxam sérvulis.

Ut partem eius múneris 
hereditémur cóngrui, 
lætémur in perpétuum 
iuncti polórum átriis.

Præsta, Pater piíssime, 
per lesum Christum Dóminum, 
qui tecum in perpétuum 
regnat cum sancto Spíritu. Amen.

in canto

O Dio, che in cielo coroni
chi versa per te il proprio sangue, 
a noi che lodiamo i tuoi martiri 
largisci il perdono e la pace.

A questo fratello cantiamo,
che il mondo lasciò senza indugi 
e, ardendo d’amore per Cristo, 
credette con fede sicura.

Così egli infranse la collera 
e vinse il crudele tiranno; 
così dell’eterno Signore
il nome risuona tra i popoli.

O Padre, concedi ai tuoi figli 
la forza e la sorte beata
di questo tuo servo fedele,
che in cielo si allieta per sempre.

Ascoltaci, Dio pietoso, 
per Cristo Gesù Salvatore,
che unito allo Spirito santo
con te vive e regna nei secoli. Amen.

INNO

Sulle nebbiose strade del mondo
s’irradiò la tua luce;
noi, ammirando il disegno del Padre,
a te leviamo l’inno.

Cristo, pontefice eterno,
che a Dio, con nuovo patto,
degli uomini smarriti nella colpa
riconciliò la stirpe,

della sua grazia che libera e salva
dispensatore ti volle,
e tu l’unica vita tua votasti
all’amore del Padre e dei fratelli.

Tu custodisti, geloso, nell'animo
il fuoco dello Spirito
e dei suoi doni il gregge
paternamente pascesti.

Ora che in cielo con Gesù ti allieti,
ancora attendi alla Chiesa
e tutti guida i devoti discepoli
allo splendore del regno.

Alla divina Trinità beata,
che la fatica dei servi
della sua gioia ineffabile premia,
gloria si canti nei secoli.   Amen.

latino

Vir celse, forma fúlgida
virtútis, hymnum súscipe,
qui iure dum te prædicat,
Dei canit magnália.

Qui sempitérnus Póntifex
stirpem Deo mortálium
revínxit, atque réddidit
paci novo nos fœdere,

Tu fecit ipse próvidus
sui minístrum múneris,
Patri datúrum glóriam
eiúsque vitam plébibus.

Virtúte factus dítior
te consecrántis Spíritus,
præsul, salútis pínguia
tu tradidísti pábula.

Locátus in cæléstibus,
sanctæ meménto Ecclésiæ,
oves ut omnes páscua
Christi petant felícia.

Sit Trinitáti glória,
quæ sancti honóris múni
tibi minístro sédulo
dignis corónat gáudiis. Amen.

in canto

Le strade nebbiose del mondo
irradia la luce di Cristo:
il grande disegno del Padre
con gioia ammiriamo cantando.

Gesù è il pontefice eterno:
a Dio, con nuova alleanza,
conduce la stirpe degli uomini,
da tutte le colpe redenta.

A te, o pastore benigno,
la grazia ha voluto affidare;
così la tua vita hai votato
al Padre e a tutti i fratelli.

Nell’animo tu custodisti
l’amore del Fuoco divino:
coi doni del santo Paraclito
il gregge di Dio hai nutrito.

Ed ora che in cielo ti allieti,
attendi ancora alla Chiesa:
conduci i discepoli tutti
al regno beato e festoso.

All’unico e trino Signore,
che premia il lavoro dei servi
di gioia ineffabile e immensa,
si canti nei secoli gloria. Amen.

NOTIZIA DEL SANTO

Ignazio fu vescovo della Chiesa di Antiochia dopo l’apostolo Pietro.
Durante la persecuzione di Traiano fu condannato a essere sbranato dalle fiere. Sotto la rozza scorta delle guardie venne condotto a Roma incatenato.
Durante il lungo e penoso viaggio trovò modo di scrivere sette lettere a diverse Chiese dell’Asia, al vescovo di Smirne Policarpo, alla Chiesa di Roma, nelle quali manifesta il suo ardente amore per Cristo, proclama la sua limpida fede in Gesù Salvatore, vero uomo e vero Dio, che nell’eucaristia ci nutre della sua carne, farmaco di immortalità, e dà consigli sapienti e appassionati per la retta via ecclesiale.
Giunto nell’urbe, subì il martirio nell’anno 107, dilaniato dalle belve come aveva previsto e desiderato.

SALMODIA

Salmo 143

Preghiera del re per la vittoria e per la pace

Le mani del Redentore furono addestrate alla battaglia, con la quale ha vinto il mondo: «Io – ha detto – ho vinto il mondo» (S. Ilario).

I (1-8)

Ant. 1   Benedetto è il Signore, nostra roccia.

Benedetto il Signore, mia roccia, †
     che addestra le mie mani alla guerra, *
     le mie dita alla battaglia.

Mia grazia e mia fortezza, *
     mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido, *
     colui che mi assoggetta i popoli.

Signore, che cos’è un uomo perché te ne curi? *
     Un figlio d’uomo perché te ne dia pensiero?
L’uomo è come un soffio, *
     i suoi giorni come ombra che passa.

Signore, piega il tuo cielo e scendi, *
     tocca i monti ed essi fumeranno.
Le tue folgori disperdano i nemici, *
     lancia frecce, sconvolgili.

Stendi dall’alto la tua mano, †
     scampami e salvami dalle grandi acque, *
     dalla mano degli stranieri.

La loro bocca dice menzogne *
     e alzando la destra giurano il falso.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. 1   Benedetto è il Signore, nostra roccia.

II (9-15)

Ant. 2   Beato il popolo che ha Dio per Signore.

Mio Dio, ti canterò un canto nuovo, *
     suonerò per te sull’arpa a dieci corde;
a te, che dai vittoria al tuo consacrato, *
     che liberi Davide tuo servo.

Salvami dalla spada iniqua, *
     liberami dalla mano degli stranieri;
la loro bocca dice menzogne *
     e la loro destra giura il falso.

I nostri figli siano come piante *
     cresciute nella loro giovinezza;
le nostre figlie come colonne d’angolo *
     nella costruzione del tempio.

I nostri granai siano pieni, *
     trabocchino di frutti d’ogni specie;

siano migliaia i nostri greggi, †
     a miriadi nelle nostre campagne; *
     siano carichi i nostri buoi.

Nessuna breccia, nessuna incursione, *
     nessun gemito nelle nostre piazze.

Beato il popolo che possiede questi beni: *
     beato il popolo il cui Dio è il Signore.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. 2   Beato il popolo che ha Dio per Signore.

PRIMA ORAZIONE

O Dio, che allieti ogni nostro giorno
con la memoria dei tuoi benefici,
rendici capaci di ripartire tra noi
secondo giustizia e fraternità
le ricchezze della tua creazione
e di trasmetterle accresciute alle generazioni future,
fino a che tutti arriveremo
a partecipare al tuo convito eterno.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE MARIA

Lc 1, 46-55

Esultanza dell'anima nel Signore

Sia in ciascuno l'anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio (S. Ambrogio).

Ant.   La legge di Dio è nel suo cuore, *
          i suoi passi non vacilleranno.

L'anima mia magnifica il Signore *
     e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà  della sua serva. *
     D'ora in poi tutte le generazioni
          mi chiameranno beata. 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
     e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
     si stende su quelli che lo temono. 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
     ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
     ha innalzato gli umili; 

ha ricolmato di beni gli affamati, *
     ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
     ricordandosi della sua misericordia, 

come aveva promesso ai nostri padri, *
     ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. 

Gloria. 

L'anima mia magnifica il Signore.

Ant.   La legge di Dio è nel suo cuore, *
          i suoi passi non vacilleranno.
          Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE

O Dio onnipotente ed eterno,
che nel sacrificio dei martiri edifichi la Chiesa,
fa’ che la gloriosa passione,
che meritò a sant’Ignazio di Antiochia
la corona immortale,
ci renda sempre forti nella fede.
Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

Nel rito battesimale, anche se visibilmente siamo segnati nel corpo, tuttavia nella realtà siamo segnati nel nostro cuore, perché lo Spirito santo riproduca in noi i lineamenti dell’uomo celeste (S. Ambrogio).

R   Gesù, vincitore di Satana, splendido
      risorge da morte,
      abbatte le orribili porte degli inferi.
           È aperta la strada del cielo.

V   Infranta è da Cristo la legge tirannica
      del primo peccato;
      agli uomini è dolce nel fonte rinascere.
           È aperta la strada del cielo.

Orazione

O Dio, che hai rinnovato nel fonte battesimale
questi figli che credono in te,
ora che sono rinati nel Cristo
concedi loro la tua protezione
perché nessuna insidia del male
li privi mai della tua grazia.
Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI

Al Signore Gesù, perfetto modello di ogni credente,
rivolgiamo la nostra preghiera:

       Lode a te, o Cristo, testimone fedele.

Nessuna tentazione poté separare il martire sant'Ignazio
dall’unità del tuo corpo;
     - raccogli nel vincolo della carità
       quanti credono nel tuo nome.

Questo martire ha sopportato con coraggio
la persecuzione per il vangelo;
     - sostieni con la tua grazia
       chi soffre a causa della fede.

Egli, per darti testimonianza
ha disprezzato ogni mondano valore;
     - libera i nostri cuori dall'amor proprio
       e dal desiderio di dominare sugli altri.

Forte della speranza di risorgere un giorno, 
non ha esitato a dare la vita per te;
     - fa' che viviamo nell'attesa della tua gloriosa venuta.

Tu che hai chiamato tutti gli uomini 
alla gioia del tuo regno,
     - dona ai fedeli defunti l'eredità promessa del cielo.

Spronàti dalla parola di Cristo, 
rivolgiamo a Dio la lode e l’implorazione:

INTERCESSIONI

Riconoscenti verso il Padre,
che mediante il ministero dei sacerdoti
conserva e accresce la fede nella sua Chiesa,
fiduciosamente diciamo:

       Pastore eterno, ascoltaci.

Aiuta i ministri della Chiesa
a ricercare quelli che si sono allontanati da te,
     - perché gli erranti
       possano ritornare sulla strada della vita.

Tu che ci hai inviato dei santi pastori,
perché la nostra carità potesse ravvivarsi,
     - sii vicino a coloro che nella comunità cristiana
       esercitano il servizio dell’autorità.

Tu che hai chiamato a verità i popoli
per l’opera degli apostoli del tuo Figlio,
     - dona slancio e tenacia ai missionari,
       perché portino in tutto il mondo
       la luce del vangelo.

Sostieni con il vigore dello Spirito
il nostro vescovo e i suoi collaboratori,
     - perché siano una cosa sola
       e siano accolti come mandati da te.

Tu che apri le porte del regno
a chi è stato fedele alla missione a lui affidata,
     - introduci nella tua pace
       i vescovi e i presbiteri defunti.

Sull’esempio dei santi pastori,
sorretti dalla fede osiamo dire:

Padre nostro.

CONCLUSIONE

Per la conclusione dei Vespri si danno due casi:

A) Se la celebrazione è presieduta da un sacerdote o da un diacono, la conclusione si fa col saluto e con la benedizione in questo modo:

V   Il Signore sia con voi.
R   E con il tuo spirito.
      Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. 

V   Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito santo.
R   Amen. 

Si possono anche usare le forme di benedizione più solenni come è detto nel Messale.
Se si congeda l’assemblea, si aggiunge l’invito: 

V   Andiamo in pace.
R   Nel nome di Cristo. 


B) Nella celebrazione individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono, si conclude con la formula seguente:

V   Il Signore ci benedica e ci custodisca.
R   Amen. 

oppure:
V   La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
R   Amen.