VESPRI

Mercoledì, 15 ottobre 2025

BEATO CONTARDO FERRINI
Memoria

PRIMI VESPRI

V   Il Signore sia con voi.
R   E con il tuo spirito.

Se non presiede un sacerdote o un diacono:

V   Signore, ascolta la nostra preghiera.
R   E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE

Cfr. Prv. 4, 18. 23

     Come la luce dell'alba
     cresce fino al meriggio,
           la strada dei giusti avanza
           verso l'eterna gloria.

V   Custodisci sopra ogni cosa il tuo cuore:
      fluisce dal cuore la vita.
           la strada dei giusti avanza
           verso l'eterna gloria.

     Come la luce dell'alba
     cresce fino al meriggio,
           la strada dei giusti avanza
           verso l'eterna gloria.

INNO

Tu sei corona e gaudio
Gesù Maestro e Signore,
a chi per te con animosa fede
la vita sua votò.

Odi la nostra preghiera,
guarda al servo tuo santo
e i fedeli che implorano
libera dalla colpa e dal demonio.

A noi ritorna il giorno
della sua morte beata:
dalle terrene lusinghe fuggendo
alla dimora celeste salì.

Forte e sereno, davanti agli uomini
ti riconobbe Re;
così vinse il Nemico
e dei malvagi superò le insidie.

Temprato nella rinuncia,
d'ogni mirabile virtù vestito,
compiuta ormai la faticosa strada,
al convito regale ora si asside,

Alla divina Trinità beata,
che la fatica dei servi
della sua gioia ineffabile premia,
gloria si canti nei secoli. Amen.

INNO

Iesu, coróna célsior
et véritas sublimior,
qui confitenti sérvulo
reddis perénne præmium.

Da supplicánti coétui,
huius rogátu, trístium
remissiónem críminum,
rumpéndo nexum vínculi.

Anni revérso témpore,
dies relúxit lúmine,
quo sanctus hic de córpore
sedes adívit cælitum.

Hic, vana terræ gáudia
et læta cultu prædia
pollúta sorde députans,
ovans tenet cæléstia.

Te, Christe, Rex piíssime,
hic confiténdo iúgiter
calcávit imi fórtiter
regem supérbum Tártari.

Virtúte firmus et fide,
amóre Christi férvidus,
ieiúna membra déferens
dapes supérnas óbtinet.

INNO

Sei gioia e corona dei santi, 
Gesù, o Maestro e Signore: 
per chi ti ha seguito con fede 
sei vita nel regno dei cieli.

Ascolta la nostra preghiera, 
il servo tuo santo t’invoca:
a noi che umilmente imploriamo 
concedi perdono e salvezza.

Cantiamo a questo beato 
che vive con te nella luce: 
onori e lusinghe fuggendo, 
entrò nella casa del Padre.

Discepolo forte e sereno, 
Signore e Re ti annunciava; 
così il Nemico sconfisse 
con te vincitore del male.

Temprato da ferme rinunce, 
da grandi virtù coronato, 
percorso il duro cammino, 
è assiso al convito regale.

A te, Trinità infinita,
che in cielo i tuoi servi fedeli 
con gioia ineffabile premi,
la lode per sempre nei secoli. Amen.

NOTIZIA DEL BEATO

Contardo nacque a Milano nel 1859. Si formò nelle discipline giuridiche prima a Pavia e poi all’università di Berlino. Studioso e docente di diritto romano, insegnò a Messina, a Modena e a Pavia.
La meditazione quotidiana, l’assidua preghiera, la frequente partecipazione all’eucaristia, l’amore verso la beata Vergine Maria furono l’alimento della sua vita spirituale. Votatosi al celibato per il regno di Dio, rifulse per l’amore ai poveri e la cortesia del suo tratto. Attento ai problemi sociali, fu consigliere comunale di Milano.
Morì il 17 ottobre 1902 a Suna, sul Lago Maggiore.

SALMODIA

Salmo 138

Dio vede tutto

Chi mai ha potuto conoscere il pensiero del Signore? O chi mai è stato il suo consigliere? (Rm 11, 34).

I (1-12)

Ant. 1   Signore, tu mi scruti e mi conosci.

Signore, tu mi scruti e mi conosci, *
     † tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri, *
     mi scruti quando cammino e quando riposo.

Ti sono note tutte le mie vie; †
     la mia parola non è ancora sulla lingua *
     e tu, Signore, già la conosci tutta.

Alle spalle e di fronte mi circondi *
     e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza, *
     troppo alta, e io non la comprendo.

Dove andare lontano dal tuo spirito, *
     dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei, *
     se scendo negli inferi, eccoti.

Se prendo le ali dell’aurora *
     per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano *
     e mi afferra la tua destra.

Se dico: «Almeno l’oscurità mi copra *
     e intorno a me sia la notte»;

nemmeno le tenebre per te sono oscure, †
     e la notte è chiara come il giorno; *
     per te le tenebre sono come la luce.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. 1   Signore, tu mi scruti e mi conosci.

O Dio, tu mi scruti e mi conosci

Dio non è lontano da ciascuno di noi… in lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo (At 17, 27. 28).

II (13-18.23-24)

Ant. 2   Sono stupende le tue opere Signore, *
             e io le contemplo.

Sei tu che hai creato le mie viscere *
     e mi hai tessuto nel seno di mia madre.

Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; †
     sono stupende le tue opere, *
     tu mi conosci fino in fondo.

Non ti erano nascoste le mie ossa †
     quando venivo formato nel segreto, *
     intessuto nelle profondità della terra.

Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi *
     e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati, *
     quando ancora non ne esisteva uno.

Quanto profondi per me i tuoi pensieri, *
     quanto grande il loro numero, o Dio!
Se li conto sono più della sabbia, *
     se li credo finiti, con te sono ancora.

Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, *
     provami e conosci i miei pensieri:
vedi se percorro una via di menzogna *
     e guidami sulla via della vita.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. 2   Sono stupende le tue opere Signore, *
             e io le contemplo.

PRIMA ORAZIONE

Signore Gesù Cristo,
sei disceso nelle regioni dei morti,
illuminando della tua gloria la loro notte,
e sei asceso nell’alto dei cieli,
adornandoli di nuovo splendore:
ora, che resti con noi e fecondi la terra
del seme della divina grazia,
guidaci sulla strada della vita
e, con tutti i tuoi amici,
donaci ospitalità eterna nella tua santa dimora,
o Salvatore crocifisso e risorto,
che vivi e regni con il Padre,
nell’unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE MARIA

Lc 1, 46-55

Esultanza dell'anima nel Signore

Sia in ciascuno l'anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio (S. Ambrogio).

Ant.   Beato quel servo che, al suo ritorno, *
          il Signore troverà vigilante.

L'anima mia magnifica il Signore *
     e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà  della sua serva. *
     D'ora in poi tutte le generazioni
          mi chiameranno beata. 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
     e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
     si stende su quelli che lo temono. 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
     ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
     ha innalzato gli umili; 

ha ricolmato di beni gli affamati, *
     ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
     ricordandosi della sua misericordia, 

come aveva promesso ai nostri padri, *
     ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. 

Gloria. 

L'anima mia magnifica il Signore.

Ant.   Beato quel servo che, al suo ritorno, *
          il Signore troverà vigilante.
          Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE

O Dio, sorgente di verità e di giustizia,
che nel beato Contardo hai dato alla tua Chiesa
uno splendido esempio di virtù e di scienza,
infondi in noi
un amore sincero e operoso per la rettitudine;
fa’ che ti ricerchiamo in ogni creatura
con animo puro
e dopo averti trovato,
ti amiamo sopra ogni cosa.
Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

Il Signore rivestì di maestosa bellezza la Chiesa che, deponendo nel battesimo la bruttura di ogni delitto, brillò dello splendore della grazia celeste (S. Ambrogio).

R   Gesù, Figlio di Dio,
      morendo ci ha resi fratelli,
      nella sua santa Chiesa ci ha raccolti.
           Alla casa dell’unico Padre
           pellegriniamo in pace.

V   Ogni discordia taccia, l’amaro odio si estingua,
      poi che dal cuore di Cristo
      acqua e sangue fluirono.
           Alla casa dell’unico Padre
           pellegriniamo in pace.

Orazione

O Padre, che ci rendi partecipi
del mistero di Cristo morto e risorto,
fa’ che animati dallo Spirito di adozione filiale
camminiamo sempre in novità di vita.
Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI

A Cristo diciamo la lode, che nei santi
ci dona una testimonianza del vangelo,
e con cuore credente preghiamo:

       Santifica il tuo popolo, Signore

I santi ti hanno servito nei fratelli;
     - dona ai tuoi discepoli
       di crescere nella carità.

Essi, che hanno avuto la grazia
di sopportare ogni dolore nel tuo nome,
     - intercedano presso Dio
       a favore dei colpiti dalla sofferenza.

I tuoi eletti hanno raggiunto la perfezione
nell'obbedienza alla volontà del Padre;
     - fa' che tutti gli uomini
       si conformino sinceramente
       all'eterno disegno di salvezza.

Tu che hai dato agli uomini
la speranza della vita senza fine,
     - concedi alla tua Chiesa di essere
       persuasiva testimone del tuo amore.

Tu che inviti i giusti al tuo celeste convito,
     - accogli tra i santi i nostri fratelli defunti.

L'amore di Cristo,
ci spinge a invocare il Padre di tutti:

Padre nostro.

CONCLUSIONE

Per la conclusione dei Vespri si danno due casi:

A) Se la celebrazione è presieduta da un sacerdote o da un diacono, la conclusione si fa col saluto e con la benedizione in questo modo:

V   Il Signore sia con voi.
R   E con il tuo spirito.
      Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. 

V   Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito santo.
R   Amen. 

Si possono anche usare le forme di benedizione più solenni come è detto nel Messale.
Se si congeda l’assemblea, si aggiunge l’invito: 

V   Andiamo in pace.
R   Nel nome di Cristo. 


B) Nella celebrazione individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono, si conclude con la formula seguente:

V   Il Signore ci benedica e ci custodisca.
R   Amen. 

oppure:
V   La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
R   Amen.