UFFICIO DELLE LETTURE

Mercoledì, 10 settembre 2025

BEATO GIOVANNI MAZZUCCONI.
SACERDOTE E MARTIRE
Memoria facoltativa

V   O Dio, vieni a salvarmi.
R   Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.
Alleluia.

INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

Tu che l’immensa volta del cielo
stupendamente di luce avvampi
e di vaghi colori
adorni la bellezza del creato;

tu che nel quarto giorno hai voluto
il fiammeggiante globo del sole
e l’alternante gioco della luna
e il nitido corso degli astri,

così scandendo nell’ordine il tempo
e misurando le notti
e i giorni e i mesi e gli anni,
ascolta, Padre, la nostra preghiera.

Sciogli l’orrido gelo della colpa,
rischiara il cuore degli uomini,
impreziosisci l’anima
della tua santa grazia.

Noi t’imploriamo, o Dio,
per il tuo Figlio unigenito
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito santo. Amen.

latino

Cæli Deus sanctíssime,
qui lúcidum centrum poli
candóre pinguis ígneo
augens decóri lúmina.

Quarto die qui flámmeam
solis rotam constítuens,
lunæ minístras órdini
vagos recúrsus síderum.

Ut nóctibus vel lúmini
diremptiónis términum,
primórdiis et ménsium
signum dares notíssimum:

Illúmina cor hóminum,
abstérge sordes méntium,
resólve culpæ vínculum,
evérte moles críminum.

Præsta, Pater piíssime,
per Iesum Christum Dóminum,
qui tecum in perpétuum
regnat cum sancto Spíritu.   Amen.

in canto

La volta immensa del cielo
avvampi di luce stupenda;
tu doni colori splendenti,
bellezza per tutto il creato.

Nel tuo disegno hai voluto
il globo del sole raggiante,
di notte la candida luna,
e il nitido corso degli astri.

Ascolta la nostra preghiera,
o Padre, nel tempo che scorre:
i giorni coi mesi e con gli anni
in pace serena conduci.

Sciogliendo il gelo del male,
rischiara il cuore dell’uomo;
e l’anima rendi preziosa,
immersa in un fiume di grazia.

Unanimi noi t’imploriamo,
o Padre col Figlio unigenito,
che regna con te e con lo Spirito
nel tempo e nei secoli eterni. Amen.

INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Non sono impallidite ancora in cielo
l’ultime stelle, e già dal sonno, o Dio,
sorge la Chiesa a mattinar lo sposo
con animo adorante.

Così ci sia donato,
dopo la lunga notte,
di varcare le soglie del tuo regno
inni cantando a te con cuore nuovo.

O Trinità beata,
a te, suprema fonte dell’essere,
il coro dei redenti
leva felice l’inno nei secoli.   Amen.

latino

Nocte surgéntes vigilémus omnes,
semper in psalmis meditémur atque
víribus totis Dómino canámus
     dúlciter hymnos,

Ut, pio regi páriter canéntes,
cum suis sanctis mereámur aulam
íngredi cæli, simul et beátam
     dúcere vitam.

Glória summum résonet Paréntem,
glória Natum, paritérque sanctum
Spíritum dulci modulétur hymno
     omne per ævum.   Amen.

in canto

Ancora nel cielo scintillano
le ultime stelle, o Dio,
e già la tua Chiesa dal sonno
si desta e canta allo Sposo.

Così varcheremo la soglia
del Giorno di luce infinita,
trascorsa la notte del tempo,
cantando gioiosi nel Regno.

A te, uno e trino Signore,
sorgente suprema dell’essere,
elevino tutti i redenti
un inno di festa nei secoli. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI

Cfr. Dn 3, 52-56

Ogni creatura lodi il Signore

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
     degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
     degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
     degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
     degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
     e siedi sui cherubini, *
     degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
     degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo, *
     degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
     nei secoli dei secoli, amen, *
     degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA

Salmo 88, 2-38

La misericordia di Dio per la casa di Davide

Dalla discendenza di Davide secondo la promessa Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù (At 13, 23).

I (2-19)

Ant. 1   La tua fedeltà è fondata nei cieli, Signore.

Canterò senza fine le grazie del Signore, *
     con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli,

perché hai detto: «La mia grazia rimane per sempre»; *
     la tua fedeltà è fondata nei cieli.

«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto, *
     ho giurato a Davide mio servo:
stabilirò per sempre la tua discendenza, *
     ti darò un trono che duri nei secoli».

I cieli cantano le tue meraviglie, Signore, *
     la tua fedeltà nell’assemblea dei santi.
Chi sulle nubi è uguale al Signore, *
     chi è simile al Signore tra gli angeli di Dio?

Dio è tremendo nell’assemblea dei santi, *
     grande e terribile tra quanti lo circondano.

Chi è uguale a te, Signore, Dio degli eserciti? *
     Sei potente, Signore, e la tua fedeltà ti fa corona.

Tu domini l’orgoglio del mare, *
     tu plachi il tumulto dei suoi flutti.
Tu hai calpestato Raab come un vinto, *
     con braccio potente hai disperso i tuoi nemici.

Tuoi sono i cieli, tua è la terra, *
     tu hai fondato il mondo e quanto contiene;
il settentrione e il mezzogiorno tu li hai creati, *
     il Tabor e l’Ermon cantano il tuo nome.

È potente il tuo braccio, *
     forte la tua mano, alta la tua destra.
Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, *
     grazia e fedeltà precedono il tuo volto.

Beato il popolo che ti sa acclamare *
     e cammina, o Signore, alla luce del tuo volto:
esulta tutto il giorno nel tuo nome, *
     nella tua giustizia trova la sua gloria.

Perché tu sei il vanto della sua forza *
     e con il tuo favore innalzi la nostra potenza.
Perché del Signore è il nostro scudo, *
     il nostro re, del Santo d’Israele.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. 1   La tua fedeltà è fondata nei cieli, Signore.

II (20-30)

Ant. 2   «Ho trovato Davide, mio servo, *
             con il mio santo olio l'ho consacrato».

Un tempo parlasti in visione ai tuoi santi dicendo: †
     «Ho portato aiuto a un prode, *
     ho innalzato un eletto tra il mio popolo.

Ho trovato Davide, mio servo, *
     con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno, *
     il mio braccio è la sua forza.

Su di lui non trionferà il nemico, *
     né l’opprimerà l’iniquo.
Annienterò davanti a lui i suoi nemici *
     e colpirò quelli che lo odiano.

La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui *
     e nel mio nome si innalzerà la sua potenza.
Stenderò sul mare la sua mano *
     e sui fiumi la sua destra.

Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, *
     mio Dio e roccia della mia salvezza.
Io lo costituirò mio primogenito, *
     il più alto tra i re della terra.

Gli conserverò sempre la mia grazia, *
     la mia alleanza gli sarà fedele.
Stabilirò per sempre la sua discendenza, *
     il suo trono come i giorni del cielo.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. 2   «Ho trovato Davide, mio servo, *
             con il mio santo olio l'ho consacrato».

III (31-38)

Ant. 3   «Non violerò la mia alleanza; *
             non muterò la mia promessa».

Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge *
     e non seguiranno i miei decreti,
se violeranno i miei statuti *
     e non osserveranno i miei comandi,

punirò con la verga il loro peccato *
     e con flagelli la loro colpa.

Ma non gli toglierò la mia grazia *
     e alla mia fedeltà non verrò mai meno.
Non violerò la mia alleanza; *
     non muterò la mia promessa.

Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre: *
     certo non mentirò a Davide.

In eterno durerà la sua discendenza, *
     il suo trono davanti a me quanto il sole,
sempre saldo come la luna, *
     testimone fedele nel cielo».

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. 3   «Non violerò la mia alleanza; *
             non muterò la mia promessa».

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

V   Tu sei benedetto, Signore.
R   Amen.

L    Benedicimi, Padre.
V   Per l'intercessione del martire beato Giovanni [Mazzucconi]
      il Signore ci conceda benedizione e salvezza.
R   Amen.

L    Benedicimi, Padre.
V   Per l'intercessione del presbitero beato Giovanni [Mazzucconi]
      il Signore ci conceda benedizione e salvezza.
R   Amen.

PRIMA LETTURA

Os 1, 1-9; 3, 1-5

Dal libro del profeta Osea

Il profeta segno dell'amore di Dio
per il suo popolo

Parola del Signore rivolta a Osea figlio di Beerì, al tempo di Ozia, di Iotam, di Acaz, di Ezechia, re di Giuda, e al tempo di Geroboàmo figlio di Ioas, re d'Israele.
Quando il Signore cominciò a parlare a Osea, gli disse: «Va', prenditi in moglie una prostituta 
e abbi figli di prostituzione, 
poiché il paese non fa che prostituirsi 
allontanandosi dal Signore».
Egli andò a prendere Gomer, figlia di Diblàim: essa
concepì e gli partorì un figlio.
E il Signore disse a Osea:
«Chiamalo Izreèl,
perché tra poco
vendicherò il sangue di Izreèl
sulla casa di leu
e porrò fine al regno
della casa d'Israele.
In quel giorno
io spezzerò l'arco d'Israele nella valle di Izreèl».
La donna concepì di nuovo e partorì una figlia e il Signore disse a Osea:
«Chiamala Non-amata,
perché non amerò più
la casa d'Israele,
non ne avrò più compassione.
Invece io amerò la casa di Giuda
e saranno salvati dal Signore loro Dio;
non li salverò con l'arco, con la spada, con la guerra, né con cavalli o cavalieri».
Dopo aver divezzato Non-amata, Gomer concepì e partorì un figlio. 
E il Signore disse a Osea: 
«Chiamalo Non-mio-popolo, 
perché voi non siete mio popolo 
e io non esisto per voi».
Il Signore mi disse ancora: «Va', ama una donna che è amata da un altro ed è adultera; come il Signore ama gli Israeliti ed essi si rivolgono ad altri dèi e amano le schiacciate d'uva».
Io me l'acquistai per quindici pezzi d'argento e una misura e mezza d'orzo e le dissi: «Per lunghi giorni starai calma con me; non ti prostituirai e non sarai di alcun uomo; così anch'io mi comporterò con te.
Poiché per lunghi giorni 
staranno gli Israeliti 
senza re e senza capo, 
senza sacrificio e senza stele, 
senza efod e senza terafim
Poi torneranno gli Israeliti 
e cercheranno il Signore loro Dio, 
e Davide loro re
e trepidi si volgeranno al Signore 
e ai suoi beni, alla fine dei giorni».

RESPONSORIO

Cfr. Os 2, 21. 22; Sal 44, 11

R   «Ti farò mia sposa per sempre – dice il Signore –,
      nella giustizia e nel diritto,
      nella benevolenza e nell'amore;
           perché ti fidanzerò con me nella fedeltà,
           e tu conoscerai il Signore.

V   Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio:
      dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre,
           ti fidanzerò con me nella fedeltà,
           e tu conoscerai il Signore».

L   Benedicimi, Padre.
V   Il martire beato Giovanni [Mazzucconi]
      che gioiosamente ricordiamo,
      interceda per noi presso il Signore.
R   Amen.

L   Benedicimi, Padre.
V   Il presbitero beato Giovanni [Mazzucconi]
      che gioiosamente ricordiamo,
      interceda per noi presso il Signore.
R   Amen.

SECONDA LETTURA

Dagli «Scritti» del B. Giovanni Mazzucconi, martire

(Lettere nn. 61, 63; ed. C. Suigo, Milano 1965, pp. 268-276, passim)
Abbandono fiducioso in Dio 

Domani mi metterò a bordo e sabato, dopo domani, sarò già in alto mare alla volta di Woodlark. Quest'anno, quando io mi trovavo in mare per venire a Sidney, il mercoledì della settimana santa, ci sorprese un uragano che ci ruppe le vele, le corde e la metà superiore di un albero; poi ci spinse a errare per il mare senza direzione e con poca speranza, per quattro giorni, finché il sole di Pasqua risplendette come una cosa nuova sopra di noi, e noi eravamo veramente come risuscitati. Ebbene, quel Dio che mi salvò allora, sarà con me anche in questo viaggio; e se io non lo abbandono, egli vuole essere con me per sempre, e finché egli è con me tutto ciò che mi può accadere sarà sempre una grazia, una benedizione di cui lo dovrò ringraziare. Se nel pericolo egli vorrà ritirarsi, o farà mostra di dormire sulla punta della nave, io, come gli apostoli, andrò a svegliarlo, gli dirò: «Signore, comanda che io venga a te, e la mia anima camminerà sulle acque, andrà ai tuoi piedi e starà contenta per sempre».
Non so che cosa egli mi prepari di nuovo nel viaggio che incomincia domani, so una cosa sola, so che egli è buono e mi ama immensamente; tutto il resto: la calma e la tempesta, il pericolo e la sicurezza, la vita e la morte, non sono che espressioni mutevoli e momentanee del caro Amore immutabile, eterno. Sì, miei cari, abbiamo un altro paese, un'altra patria, un regno dove ci dobbiamo ritrovare tutti, dove non vi saranno più separazioni né partenze, dove i dolori e i pericoli passati non serviranno che ad aumentare la consolazione e la gloria.

LAUS ANGELORUM MAGNA

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
     e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
     ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
     Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
     Gesù Cristo e Spirito santo.

Signore Dio, *
     Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
     accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, *
     abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto; *
     salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
     e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo, *
     tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, *
     nella gloria di Dio Padre con lo Spirito santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
     e lodiamo il tuo nome per sempre.
Dégnati oggi, Signore, *
     di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
     mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
     e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
     la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
     mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
     cerca il tuo servo perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
     perché siamo troppo infelici: *
     aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
     degno di lode e di gloria nei secoli.   Amen.

LAUS ANGELORUM MAGNA

Glória in excélsis Deo *
     et in terra pax homínibus bonæ voluntátis.

Laudámus te, hymnum dícimus tibi, *
     benedícimus te, adorámus te, glorificámus te.
Grátias tibi ágimus propter magnam glóriam tuam, *
     Dómine Deus rex cæléstis.

Deus Pater omnípotens, *
     Iesu Christe et sancte Spíritus.

Dómine Deus, *
     Fílius Patris.

Agnus Dei, qui tollis peccáta mundi, *
     sύscipe deprecatiónem nostram;
qui sedes ad déxteram Patris, *
     miserére nobis.

Miserére nobis: sύbveni nobis, dírige nos: *
     consérva nos, munda nos, pacífica nos,
libera nos ad inimícis, *
     a tentatiónibus.

Quia tu solus sanctus, *
     tu solus Dóminus, tu solus Altíssimus
Iesu Christie *
     in glória Dei Patris cum sancto Spíritu.

Per síngulos dies benedícimus te, *
     et laudámus nomen tuum in ætérnum, et in sæculum sæculi.

Dignáre, Dómine, die isto, *
     sine peccáto nos custodíre.

Benedíctus es, Dómine, *
     doce me iustítias tuas.
Vide humilitátem meam et labórem meum *
     et dimítte ómnia peccáta mea.

Eructábunt lábia mea hymnum, *
     hymnum Deo nostro.
Vivet ánima mea et laudábit te, *
     et iudícia tua adiuvábunt me.

Errávi sicut ovis, quæ períerat: *
     requíre servum tuum, quia mandáta tua non sum oblítus.

Cito antícipet nos misericórdia tua, Dómine, †
     quia páuperes factin sumus nimis, *
     ádiuva nos, Deus salutáris noster.

Benedíctus es, Dómine, Deus patrum nostrórum, *
     et laudábilis et gloriósus in sæcula sæculórum.   Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE

O Dio, che hai voluto dilatare il tuo regno
con la predicazione missionaria
e il martirio del beato Giovanni Mazzucconi,
concedi anche a noi, per sua intercessione
di amarti con tutto il cuore,
e di essere testimoni intrepidi del vangelo
fino alla morte.
Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE

V   Benediciamo il Signore.
R   Rendiamo grazie a Dio.