VESPRI

Martedì, 27 maggio 2025

BEATO LUIGI BIRAGHI,
PRESBITERO
Memoria facoltativa

PRIMI VESPRI

V   Il Signore sia con voi.
R   E con il tuo spirito.

Se non presiede un sacerdote o un diacono:

V   Signore, ascolta la nostra preghiera.
R   E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE

Cfr. Sal 96, 11 a. 12. 1

      Sorge un'aurora nuova
      sugli amici di Dio.
           Rallegratevi, o giusti, nel Signore.

V   Regni il Signore! Si allieti la terra,
      gli angoli più remoti risuonino di canti.
           Rallegratevi, o giusti, nel Signore.

      Sorge un'aurora nuova
      sugli amici di Dio.
           Rallegratevi, o giusti, nel Signore.

INNO

Sulle nebbiose strade del mondo
s'irradiò la tua luce;
noi, ammirando il disegno del Padre,
a te leviamo l'inno.

Cristo, pontefice eterno,
che a Dio, con nuovo patto,
degli uomini smarriti nella colpa
riconciliò la stirpe,

della sua grazia che libera e salva
dispensatore ti volle,
e tu l'unica vita tua votasti
all'amore del Padre e dei fratelli.

Ti chiamò con gli apostoli sul monte,
ammirati ti videro i credenti,
con la parola e la vita, maestro,
vittima e sacerdote.

Ora che in cielo con Gesù ti allieti,
ancora attendi alla Chiesa
e tutti guida i devoti discepoli
allo splendore del regno.

Alla divina Trinità beata,
che la fatica dei servi
della sua gioia ineffabile premia,
gloria si canti nei secoli. Amen.

INNO

Vir celse, forma fúlgida
virtútis, hymnum súscipe,
qui iure dum te prædicat,
Dei canit magnália.

Qui sempitérnus Póntifex
stirpem Deo mortálium
revínxit, atque réddidit
paci novo nos fœdere,

Te fecit ipse próvidus
sui minístrum múneris,
Patri datúrum glóriam
eiúsque vitam plébibus.

Regális huius cúlminis
adéptus altitúdinem,
verbo fuísti et móribus
doctor, sacérdos, hóstia.

Locátus in cæléstibus,
sanctæ meménto Ecclésiæ,
oves ut omnes páscua
Christi petant felícia.

Sit Trinitáti glória,
quæ sancti honóris múnia
tibi minístro sédulo
dignis corónat gáudiis. Amen.

INNO

Le strade nebbiose del mondo 
irradia la luce di Cristo:
il grande disegno del Padre
con gioia ammiriamo cantando.

Gesù è il pontefice eterno: 
a Dio, con nuova alleanza,
conduce la stirpe degli uomini,
da tutte le colpe redenta.

A te, o pastore benigno,
la grazia ha voluto affidare; 
così la tua vita hai votato
al Padre e a tutti i fratelli.

Ti volle chiamare sul monte,
ti vide ammirato il suo popolo:
sei stato maestro di vita,
tu vittima e suo sacerdote.

Ed ora che in cielo ti allieti,
attendi ancora alla Chiesa:
conduci i discepoli tutti
al regno beato e festoso.

All’unico e trino Signore, 
che premia il lavoro dei servi
di gioia ineffabile e immensa,
la gloria si canti in eterno. Amen.

NOTIZIA DEL BEATO

Luigi Biraghi nacque a Vignate (Milano) il 2 novembre 1801, quinto di otto figli di una coppia di agricoltori fittavoli, dalla fede solida e profonda. A undici anni entrò nel Seminario diocesano, distinguendosi subito per acutezza d’ingegno e carità operosa. Ancor prima dell’ordinazione sacerdotale, ricevuta il 28 maggio 1825, cominciò a insegnare materie letterarie ai seminaristi e, nel 1833, fu nominato anche direttore spirituale, dimostrandosi «coltissimo, paterno, sapiente, virtuoso». Spirito apostolico, pensò a un istituto di preti per le missioni in città, che l’Arcivescovo non ritenne opportuno mandare a effetto; sostenne la nascita del Seminario Lombardo per le Missioni Estere di Milano, l’attuale PIME, e nel 1838 fondò l’Istituto delle Suore di santa Marcellina, dette “Marcelline”, per la formazione della gioventù femminile. Fu uomo di pace in mezzo alle tensioni che travagliarono la società e la Chiesa del suo tempo. Divenuto dottore della Biblioteca Ambrosiana, si distinse per i suoi studi, in particolare su sant’Ambrogio. Morì l’11 agosto 1879. Fu educatore di santi, quali il beato Giovanni Mazzucconi e il beato Luigi Talamoni. Tra loro fu iscritto da Benedetto XVI il 30 aprile 2006.

SALMODIA

Salmo 48

Pericolo delle ricchezze

Difficilmente un ricco entra nel regno dei cieli (Mt 19, 23).

I (1-13)

Ant. 1   Ascoltate, popoli tutti, *
             porgete orecchio, abitanti del mondo.

Ascoltate, popoli tutti, *
     porgete orecchio, abitanti del mondo,
voi nobili e gente del popolo, *
     ricchi e poveri insieme.

La mia bocca esprime sapienza, *
     il mio cuore medita saggezza;
porgerò l’orecchio a un proverbio, *
     spiegherò il mio enigma sulla cetra.

Perché temere nei giorni tristi, *
     quando mi circonda la malizia dei perversi?
Essi confidano nella loro forza, *
     si vantano della loro grande ricchezza.

Nessuno può riscattare sé stesso, *
     o dare a Dio il suo prezzo.

Per quanto si paghi il riscatto di una vita, †
     non potrà mai bastare *
     per vivere senza fine, e non vedere la tomba.

Vedrà morire i sapienti; †
     lo stolto e l’insensato periranno insieme *
     e lasceranno ad altri le loro ricchezze.

Il sepolcro sarà loro casa per sempre, †
     loro dimora per tutte le generazioni, *
     eppure hanno dato il loro nome alla terra.

Ma l’uomo nella prosperità non comprende, *
     è come gli animali che periscono.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. 1   Ascoltate, popoli tutti, *
             porgete orecchio, abitanti del mondo.

L’umana ricchezza non salva

Stolto, quello che hai preparato di chi sarà? Beato chi arricchisce davanti a Dio (Lc 12, 20. 21).

II (14-21)

Ant. 2   Accumulate come vostro tesoro
             frutti di buone opere *
             per la vita eterna.

Questa è la sorte di chi confida in sé stesso, *
     l’avvenire di chi si compiace nelle sue parole.
Come pecore sono avviati agli inferi, *
     sarà loro pastore la morte;

scenderanno a precipizio nel sepolcro, †
     svanirà ogni loro parvenza: *
     gli inferi saranno la loro dimora.

Ma Dio potrà riscattarmi, *
     mi strapperà dalla mano della morte.

Se vedi un uomo arricchirsi, non temere, *
     se aumenta la gloria della sua casa.
Quando muore, con sé non porta nulla, *
     né scende con lui la sua gloria.

Nella sua vita si diceva fortunato: *
     «Ti loderanno, perché ti sei procurato del bene».

Andrà con la generazione dei suoi padri *
     che non vedranno mai più la luce.

L’uomo nella prosperità non comprende, *
     è come gli animali che periscono.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. 2   Accumulate come vostro tesoro
             frutti di buone opere *
             per la vita eterna.

PRIMA ORAZIONE

Dio onnipotente,
donaci di celebrare con impegno rinnovato
questi giorni di letizia in onore del Salvatore risorto
e di testimoniare nelle opere
il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE MARIA

Lc 1, 46-55

Esultanza dell'anima nel Signore

Sia in ciascuno l'anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio (S. Ambrogio).

Ant.   Guardate a Cristo e sarete raggianti; *
          non saranno confusi i vostri volti. Alleluia.

L'anima mia magnifica il Signore *
     e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà  della sua serva. *
     D'ora in poi tutte le generazioni
          mi chiameranno beata. 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
     e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
     si stende su quelli che lo temono. 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
     ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
     ha innalzato gli umili; 

ha ricolmato di beni gli affamati, *
     ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
     ricordandosi della sua misericordia, 

come aveva promesso ai nostri padri, *
     ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. 

Gloria. 

L'anima mia magnifica il Signore.

Ant.   Guardate a Cristo e sarete raggianti; *
          non saranno confusi i vostri volti. Alleluia.
          Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE

O Dio, pastore delle anime, 
che nel beato Luigi hai fatto risplendere lo zelo sacerdotale, 
l'amore per la scienza e la passione educativa, 
concedi a noi, attratti dal suo esempio e sorretti dalla sua intercessione, 
di essere nel mondo testimoni del tuo amore 
che accompagna ogni istante della nostra vita.
Per Cristo, nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

Chiediamo che il nome di Dio sia santificato in noi, perché noi che siamo stati santificati nel battesimo perseveriamo in ciò che abbiamo cominciato a essere (S. Cromazio).

R   Il sangue prezioso di Cristo si effonde,
      ogni peccato lava.
           E l'uomo, già colpevole,
           libero e lieto vive. Alleluia.

V   II corpo del Signore atrocemente è straziato,
      vittima pura, consacrata al Padre.
           E l'uomo, già colpevole,
           libero e lieto vive. Alleluia.

Orazione

Rendi partecipi, o Dio,
alla vittoria del Salvatore crocifisso
quanti nel battesimo
hanno ricevuto il segno della fede,
perché possano conseguire in pienezza
la felicità del regno eterno.
Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI

Riconoscenti verso il Padre,
che mediante il ministero dei sacerdoti
conserva e accresce la fede nella sua Chiesa,
devotamente diciamo:

       Pastore eterno, ascoltaci.

Aiuta i ministri della Chiesa
a ricercare quelli che si sono allontanati da te,
     - perché gli erranti
       possano ritornare sulla strada della vita.

Tu che ci hai inviato dei santi pastori,
perché la nostra carità potesse ravvivarsi,
     - sii vicino a coloro che nella comunità cristiana
       esercitano il servizio dell'autorità.

Tu che hai chiamato a verità i popoli
per l'opera degli apostoli del tuo Figlio,
     - dona slancio e tenacia ai missionari,
       perché portino in tutto il mondo
       la luce del vangelo.

Sostieni con il vigore dello Spirito
il nostro vescovo e i suoi collaboratori,
     - perché siano una cosa sola
       e siano accolti come mandati da te.

Tu che apri le porte del regno
a chi è stato fedele alla missione a lui affidata,
     - introduci nella tua pace
       i vescovi e i presbiteri defunti.

Sull'esempio dei santi pastori,
sorretti dalla fede osiamo dire:

Padre nostro.

CONCLUSIONE

Per la conclusione dei Vespri si danno due casi:

A) Se la celebrazione è presieduta da un sacerdote o da un diacono, la conclusione si fa col saluto e con la benedizione in questo modo:

V   Il Signore sia con voi.
R   E con il tuo spirito.
      Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. 

V   Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito santo.
R   Amen. 

Si possono anche usare le forme di benedizione più solenni come è detto nel Messale.
Se si congeda l’assemblea, si aggiunge l’invito: 

V   Andiamo in pace.
R   Nel nome di Cristo. 


B) Nella celebrazione individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono, si conclude con la formula seguente:

V   Il Signore ci benedica e ci custodisca.
R   Amen. 

oppure:
V   La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
R   Amen.