VESPRI

Sabato, 17 maggio 2025

QUINTA DOMENICA DI PASQUA

PRIMI VESPRI

V   Il Signore sia con voi.
R   E con il tuo spirito.

Se non presiede un sacerdote o un diacono:

V   Signore, ascolta la nostra preghiera.
R   E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE

Cfr. Gv 8, 12. 51

Chi mi segue, ha già vinto le tenebre:
      per una strada sicura cammina.
           Egli avrà la luce della vita
           – dice il Signore –.

  Se custodirà la mia parola,
     non gusterà la morte.
           Egli avrà la luce della vita
           – dice il Signore –.

      Chi mi segue, ha già vinto le tenebre:
      per una strada sicura cammina.
           Egli avrà la luce della vita
           – dice il Signore –.

INNO

Ecco mirabile il giorno di Dio,
radioso di santa luce!
Il sangue di Cristo ha deterso
i crimini del mondo.

La fiducia rivive,
l’occhio spento si illumina:
dopo il perdono al ladro
chi dovrà più disperare?

Un attimo di fede,
e la croce si muta nella gloria:
sul traguardo del regno
l’iniquo supera gli antichi giusti.

In cielo stupiscono gli angeli:
sull’infamante patibolo
si aggrappa a Cristo e sùbito
il condannato conquista la vita.

O mistero ineffabile!
una carne purifica
la contagiata carne
e toglie i peccati del mondo.

Ora non c’è di questa più sublime:
trova grazia il colpevole,
è vinta dall’amore ogni paura,
da morte sgorga la vita nuova.

La morte azzanni l’amo suo crudele,
s’impigli nella sua trappola:
se muore la Vita di tutti,
di tutti rinasce la vita.

Poi che tutti la morte avrà falciato,
tutti risorgeranno,
e l’ultima nostra nemica
sola sarà a perire.

A te che sei risorto
cantiamo la nostra lode
con il Padre e lo Spirito
nei secoli infiniti. Amen.

INNO

Hic est dies verus Dei,
sancto serénus lúmine,
quo díluit sanguis sacer
probrósa mundi crímina.

Fidem refúnends pérditis,
cœcósque visu illúmimans,
quem non gravi solvit metu
latrónis absolútio?

Qui præmium mutans cruce
Iesum brevi quæsit fide,
iustúsque prævio gradu
pervénit in regnum Dei.

Opus stupent et ángeli,
pœnam vidéntes córporis,
Christóque ad hæréntem reum
vitam beátam cárpere.

Mystérium mirábile!
ut ábluat mundi luem,
peccáta tollat ómnium,
carnis vitia mundans caro.

Quid hoc potest sublímius,
ut culpa quærat grátiam?
Metúmque solvat cáritas,
reddátque mors vitam novam?

Hamum sibi mors dévoret,
suísque se nodis liget:
moriátur vita ómnium,
resúrgat vita ómnium.

Cum mors per omnes tránseat,
omnes resúrgant mórtui:
consúmpta mors ictu suo
perísse se solam gemat.

Glória tibi, Dómine,
qui surrexísti a mórtuis,
cum Patre et almo Spíritu
in sempitérna sæcula.   Amen.

INNO

Mirabile giorno di Dio,
radioso di splendida luce!
Il sangue di Cristo ha deterso
il mondo sommerso dal male.

Speranza e fiducia rivivono,
di gioia si illumina il volto:
e dopo il perdono al ladro
nessuno dovrà disperare!

Un attimo solo di fede:
in gloria si muta la croce
ed entra gioioso nel regno
l’iniquo che supera i giusti!

In cielo stupiscono gli angeli:
sul triste patibolo invoca,
si aggrappa al Signore morente
che vita in eterno gli dona.

Mistero di grazia ineffabile!
La carne di Cristo purifica
la carne impura dell’uomo
e toglie i peccati del mondo.

È l’ora sublime del tempo:
incontra salvezza il colpevole,
l’amore sconfigge l’angoscia,
la morte è sorgente di vita.

È vinta la morte crudele,
sconfitta dall’Uomo che è Dio:
se muore la Vita di tutti,
di tutti rinasce la vita.

Da morte saremo falciati,
ma tutti, risorti, vivremo;
e l’ultima nostra nemica
vedremo per sempre morire!

A te, o Signore risorto,
cantiamo la lode pasquale
col Padre e lo Spirito santo
nel regno di luce infinita. Amen.

SALMODIA

Sal 141

Sei tu il mio rifugio

Tutte queste cose si sono compiute nel Signore al tempo della passione (S. Ilario).

Ant. 1   «Glorificami, Padre, con quella gloria *
             che avevo prima che il mondo fosse». Alleluia.

Con la mia voce al Signore grido aiuto, *
     con la mia voce supplico il Signore;
davanti a lui effondo il mio lamento, *
     al suo cospetto sfogo la mia angoscia.

Mentre il mio spirito vien meno, *
     tu conosci la mia via.
Nel sentiero dove cammino *
     mi hanno teso un laccio.

Guarda a destra e vedi: *
     nessuno mi riconosce.
Non c’è per me via di scampo, *
     nessuno ha cura della mia vita.

Io grido a te, Signore; †
     dico: Sei tu il mio rifugio, *
     sei tu la mia sorte nella terra dei viventi.

Ascolta la mia supplica: *
     ho toccato il fondo dell’angoscia.
Salvami dai miei persecutori *
     perché sono di me più forti.

Strappa dal carcere la mia vita, *
     perché io renda grazie al tuo nome:
i giusti mi faranno corona *
     quando mi concederai la tua grazia.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. 1   «Glorificami, Padre, con quella gloria *
             che avevo prima che il mondo fosse». Alleluia.

Salmo 140, 1-9

Preghiera nel pericolo

Dalla mano dell’angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme con le preghiere dei santi (Ap 8, 4).

Ant. 2   «Avrete tribolazione nel mondo,
             ma abbiate fiducia: *
             io ho vinto il mondo». Alleluia.

Signore, a te grido, accorri in mio aiuto; *
     ascolta la mia voce quando t’invoco.
Come incenso salga a te la mia preghiera, *
     le mie mani alzate come sacrificio della sera.

Poni, Signore, una custodia alla mia bocca, *
     sorveglia la porta delle mie labbra.

Non lasciare che il mio cuore si pieghi al male †
     e compia azioni inique con i peccatori: *
     che io non gusti i loro cibi deliziosi.

Mi percuota il giusto e il fedele mi rimproveri, †
     ma l’olio dell’empio non profumi il mio capo; *
     tra le loro malvagità continui la mia preghiera.

Dalla rupe furono gettati i loro capi, *
     che da me avevano udito dolci parole.

Come si fende e si apre la terra, *
     le loro ossa furono disperse alla bocca degli inferi.

A te, Signore mio Dio, sono rivolti i miei occhi; *
     in te mi rifugio, proteggi la mia vita.
Preservami dal laccio che mi tendono, *
     dagli agguati dei malfattori.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. 2   «Avrete tribolazione nel mondo,
             ma abbiate fiducia: *
             io ho vinto il mondo». Alleluia.

PRIMA ORAZIONE

Serba in noi vivo e operante, o Dio,
il mistero pasquale che abbiamo celebrato
e, dopo averci rianimato nei tuoi sacramenti,
continua a guidarci
con le tue instancabili premure di padre.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE MARIA

Lc 1, 46-55

Esultanza dell'anima nel Signore

Sia in ciascuno l'anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio (S. Ambrogio).

Ant.   Non bisognava che il Cristo
          sopportasse queste sofferenze *
          per entrare nella sua gloria? Alleluia.

L'anima mia magnifica il Signore *
     e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà  della sua serva. *
     D'ora in poi tutte le generazioni
          mi chiameranno beata. 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
     e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
     si stende su quelli che lo temono. 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
     ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
     ha innalzato gli umili; 

ha ricolmato di beni gli affamati, *
     ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
     ricordandosi della sua misericordia, 

come aveva promesso ai nostri padri, *
     ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. 

Gloria. 

L'anima mia magnifica il Signore.

Ant.   Non bisognava che il Cristo
          sopportasse queste sofferenze *
          per entrare nella sua gloria? Alleluia.
          Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE

O Dio, che mostri agli erranti
la luce della tua verità
perché possano ritornare sulla retta via,
concedi a quanti si onorano del nome cristiano
di fuggire ogni incoerenza
e di vivere sempre secondo la loro dignità
di creature redente.
Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

Cantico - Fil 2, 6-11

Cristo, servo di Dio

Noi dobbiamo essere il possesso di Dio e lui sia il nostro retaggio, in cui si trovano le ricchezze della sua gloria e della sua eredità. Chi può dirsi infatti ricco veramente, se non il solo Dio che tutto ha creato? (S. Ambrogio).

Ant.   Se siamo uniti a Cristo
          con una morte simile alla sua, *
          lo saremo con una simile risurrezione. Alleluia.

Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, *
     non considerò un tesoro geloso 
     la sua uguaglianza con Dio;

ma spogliò sé stesso, †
     assumendo la condizione di servo *
     e divenendo simile agli uomini;

apparso in forma umana, umiliò sé stesso †
     facendosi obbediente fino alla morte *
     e alla morte di croce.

Per questo Dio l’ha esaltato *
     e gli ha dato il nome 
     che è al di sopra di ogni altro nome;

perché nel nome di Gesù 
          ogni ginocchio si pieghi †
     nei cieli, sulla terra *
     e sotto terra;

e ogni lingua proclami 
          che Gesù Cristo è il Signore, *
     a gloria di Dio Padre.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant.   Se siamo uniti a Cristo
          con una morte simile alla sua, *
          lo saremo con una simile risurrezione. Alleluia.

Orazione

Noi ti ringraziamo con cuore lieto, o Dio,
che ci hai incorporato alla tua santa Chiesa
e le hai assegnato come guida indefettibile
Cristo, autore e perfezionatore della fede,
che vive e regna nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI

Salutiamo e invochiamo Cristo,
vita e risurrezione nostra:

       Figlio del Dio vivente, proteggi il tuo popolo.

Signore Gesù, ti preghiamo per la Chiesa cattolica:
     - santificala nella verità,
       perché diffonda il tuo regno fra tutte le genti.

Ti preghiamo per quanti soffrono
a causa dell'oppressione, della miseria, della fame:
     - da' a tutti conforto e aiuto.

Ti preghiamo per coloro
che si sono allontanati da te:
     - fa' che gustino la dolcezza del tuo perdono.

Salvatore nostro,
che sei stato crocifisso e sei risorto,
     - abbi pietà di noi
       quando verrai a giudicare il mondo.

Ti preghiamo per tutti gli uomini
che vivono sulla faccia della terra,
     - e per coloro che si sono congedati da noi
       con la speranza di riaverci compagni per sempre
       nella festosa comunità dei santi.

Il Signore Gesù, che solo conosce il Padre
e ce lo ha voluto rivelare,
così ci ha insegnato a pregarlo:

Padre nostro.

CONCLUSIONE

Per la conclusione dei Vespri si danno due casi:

A) Se la celebrazione è presieduta da un sacerdote o da un diacono, la conclusione si fa col saluto e con la benedizione in questo modo:

V   Il Signore sia con voi.
R   E con il tuo spirito.
      Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. 

V   Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito santo.
R   Amen. 

Si possono anche usare le forme di benedizione più solenni come è detto nel Messale.
Se si congeda l’assemblea, si aggiunge l’invito: 

V   Andiamo in pace.
R   Nel nome di Cristo. 


B) Nella celebrazione individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono, si conclude con la formula seguente:

V   Il Signore ci benedica e ci custodisca.
R   Amen. 

oppure:
V   La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
R   Amen.