SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ - anno C
Venerdì, 27 giugno 2025
VANGELO STORICO
Introduzione
Si può consultare l’introduzione generale, in Vangelo storico della Prima Domenica di Avvento.
Parabola nella realtà geografica
Questa parabola (Lc 15, 3-7) e alcune di quelle che seguono nel Vangelo di Luca, sono riportate per esteso soltanto da questo evangelista.
Le udì personalmente da Gesù, seguendolo più che poté fino in Galilea, da quando quelli di Gamla avevano cercato di rapirlo per farlo re.
Gesù, in quel momento si trovava appunto in Galilea. Vi era tornato per l’ultima volta, prima di fare in suo ingresso trionfale a Gerusalemme come Cristo Re. Erano i primi giorni di marzo dell’anno 33.
In Galilea, sulle colline prospicienti il Lago di Genesaret, si possono vedere anche oggi dei recinti per le pecore. Osservando attentamente il testo greco, si nota che il pastore lascia le novantanove pecore nel “recinto”, che le isola al sicuro, non del “deserto”. La pecora non poteva perdersi fuori dal “deserto”, che in Galilea non c’è.
Il Cuore del Cristo Re e del Padre
Un pastore che non si curasse della pecora perduta, se ne perdesse una ogni tanto rimarrebbe presto senza. Non sarebbe un pastore, ma un pasticcione.
Con questo il nostro Salvatore ci vuole dire che il suo Cuore di Cristo Re, che è una cosa sola con il Cuore del Padre, non può fare a meno di cercare la persona che si è perduta e gioisce quando riporta a casa la sua creatura, che aveva bisogno di salvezza.
In seguito mise in pratica le sue parabole, per esempio a Gerico, quando indusse alla conversione Zaccheo.
Giovanni Conforti
