PENTECOSTE - Liturgia vigiliare vespertina
Sabato, 07 giugno 2025
VANGELO STORICO
Introduzione
Si può consultare l’introduzione generale, in Vangelo storico della Prima Domenica di Avvento.
Attendere lo Spirito con i piedi saldi per terra
Gesù, in questo discorso (Gv 16,5-14) pronunciato dopo l'ultima cena, prepara i suoi a ricevere lo Spirito Santo.
Ricordiamo che si tratta di parole dettate in lingua greca dal Maestro al discepolo prediletto Giovanni e che il discepolo ha testimoniato la veridicità di quanto ha scritto (Gv 21,24-25).
Noi possiamo verificare continuamente di aver tradotto in modo fedele queste parole.
Da cristiani bisogna tenere i piedi per terra. Ciò che Gesù Cristo ha detto e ha fatto è testimoniato e certificato. Lo Spirito mantiene il riferimento altrettanto concreto a quelle parole e a quelle azioni.
E tutto si svolge nella realtà di questo mondo, inquadrato dal Figlio e dallo Spirito in modo ben preciso. Il valore al mondo è dato dalle Persone divine, con la redenzione dopo la creazione, ma il mondo, da sé, rimarrebbe nel peccato, nell'ingiustizia, nella falsità e nella malvagità.
Semplicità e fedeltà dello Spirito
Gesù rivela molte verità sullo Spirito Santo.
Ma caratteristica dello Spirito è la semplicità. Quello che ha compiuto in Gesù Cristo lo compie anche nei credenti.
Nel battesimo al Giordano ha portato a Gesù le parole e le opere del Padre.
Le porta anche a noi.
Può agire anche se noi non conosciamo Gesù Cristo, ma non è obbligato a fare miracoli e può fare poco. Inoltre, se noi ignoriamo Cristo, potremmo aggiungere molto di non vero, frutto di nostra fantasia.
Gesù era visibile, faceva miracoli, parlava in modo divino. Ma era uomo e non avrebbe potuto, senza sconvolgere la natura creata, essere sempre vicino a ciascun credente, in ogni luogo e in ogni tempo.
In verità, dopo la risurrezione ne aveva il potere, ma non sarebbe stato normalmente umano. E per mandare lo Spirito Santo doveva tornare dal Padre.
Lo Spirito Santo non è visibile, ma può essere presente in ciascuno, per riunire tutti nella carità. Realizza la presenza di Gesù Cristo nel mondo, nei secoli.
È come dire che il contatto diretto con Gesù adesso non è possibile, ma lo è pienamente per opera dello Spirito Santo.
Lo Spirito non dice né fa alcunché di suo, ma si riferisce pienamente a Gesù, perché era tutto fatto, e fatto bene, in lui.
Dunque ci ispira e compie in noi ciò che gli permettiamo, se ascoltiamo e contempliamo Gesù Cristo nelle testimonianze evangeliche e nella testimonianza viva della Chiesa.
Il mondo è giudicato
Anche le accuse dello Spirito Santo verso il mondo sono semplici.
Come Gesù Cristo è il modello per sapere come comportarci nei confronti del mondo intero, così lo Spirito Santo ci conduce oggi a realizzare quel modello nel mondo.
Lo Spirito, che ha creato il mondo e lo mantiene insieme al Padre e al Figlio, tiene costantemente il mondo sotto accusa.
Il mondo, se non crede in Gesù Cristo, è nel peccato e non ne esce; cioè non sa da dove viene e dove va, non trova salvezza.
Non ha compreso niente della giustizia di Dio, continuerà a chiedergli un segno, che è già venuto.
Il principe di questo mondo, il diavolo, è stato vinto e giudicato da Cristo, con le parole e con i fatti: l'ha giudicato falso e omicida.
Giovanni Conforti
