Tutti gli articoli pubblicati

GIOVANI E RICERCA DI DIO, QUEL FIUME CARSICO EMERSO AL GIUBILEO

Pubblicato il 28/08/2025

Piccoli segnali incoraggianti dicono che i giovani non sono così alieni dal discorso spirituale come li si dipinge abitualmente. 

Cari amici lettori, il Giubileo del 2025 è stato forse un po' "sottotono", a causa anche della malattia e poi della morte di papa Francesco e gli eventi successivi fino all'elezione di papa Leone XIV. A maggior ragione vedere folle di giovani a Roma - sembra oltre un milione nella spianata di Tor Vergata il 2-3 agosto scorsi - per il Giubileo loro dedicato è stato davvero una sorpresa. Inaspettata e piacevole. Una collega vaticanista mi confidava che «il clima per tutta Roma è bellissimo. La città sta esplodendo di energia e gioia... non pensavo».

A proposito di numeri, è indubbio che da decenni la pratica cristiana fra i giovani è marcatamente in calo. Ma se si guardano più da vicino alcuni numeri recenti si registrano dei fenomeni interessanti proprio riguardo a giovani e spiritualità. Li ha studiati un interessante progetto di ricerca, Footprints, che ha coinvolto oltre 5.000 giovani da 10 Paesi del mondo, presentato alla Pontificia università della Santa Croce di Roma lo scorso 24 luglio. Lo studio è arrivato alla conclusione che «la spiritualità ha ancora un-ruolo importante nella vita dei giovani», come ha spiegato Gema Bellido, coordinatrice del progetto. Il dato più sorprendente è che negli ultimi 5 anni, il 50% dei giovani ha dichiarato un aumento dell'interesse per la spiritualità. Altro aspetto interessante della ricerca è che i cattolici con conoscenza e adesione ai contenuti della fede si distinguono per pratiche religiose regolari (preghiera quotidiana, Messa domenicale, confessione e trasmissione della fede ai figli). Si sta formando, cioè, una piccola generazione di credenti per "convinzione personale" (cristiani "intenzionali"). Qualcuno azzarda che si stia profilando un risveglio spirituale, sia pure molto contenuto, dell'Occidente. Per dire, secondo la ricerca di Footprints, 1,8 giovani fedeli su 10 in Spagna vanno quotidianamente ai servizi religiosi o alla Messa, e 1,6 su 10 in Italia. Alcuni eventi per giovani cattolici hanno avuto una grande partecipazione; come quello svoltosi a Wembley in Inghilterra lo scorso marzo (oltre 10.000 giovani). È noto da alcuni anni il boom di Battesimi di giovani adulti in Francia (+45% rispetto al 2024), che ha colto di sorpresa anche i vescovi d'Oltralpe. Papa Leone ha ricevuto una delegazione di neo-battezzati in Vaticano lo scorso 29 luglio.

Sono piccoli, piccolissimi segnali. Però dicono che la fede, data per morta qualche decina d'anni fa, sta invece ritrovando piccoli ma significativi spazi proprio tra i giovani, per natura ricercatori e desiderosi di autenticità. Insomma, i giovani non sono così alieni dal discorso spirituale come li si dipinge, anche se magari hanno le loro difficoltà rispetto alla religione e all'istituzione Chiesa. Tra questi cercatori, i cattolici "espliciti" sono solo una parte: ma esiste ed è emersa a sorpresa in questa occasione giubilare, quasi come un fiume carsico. Il "tocco della grazia" non manca anche nei giovani del terzo millennio, venuti a farsi confermare nella fede dal successore di Pietro. Tocca però anche a noi adulti non mortificare questo silenzioso risveglio, provando a dare risposte vere al desiderio d'infinito che sembra emergere e impegnandoci seriamente ad accogliere le inquietudini e i dubbi dei giovani che cercano il volto del Signore.


di: don Vincenzo Vitale
da: Credere 32/2025
foto: https://www.iubilaeum2025.va/it/pellegrinaggio/calendario-giubileo/GrandiEventi/Giubileo-dei-Giovani.html


Commenti


Il tuo commento

Caratteri rimanenti: 500 / 500.


Ancora nessun commento pubblicato per questo articolo.