All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno (Lc 4, 25-30)

Sempre l’incomprensione umana accompagna la missione degli inviati di Dio, dei suoi profeti e ministri della sua gloria. Essa non sempre viene da quanti sono lontani. Sovente viene proprio da coloro che ci sono vicini, che sono la nostra stessa famiglia, con i quali si condivide il pane, l’acqua ed ogni altro bene. Sappiamo che Mosè fu mormorato, criticato da Aronne e Maria, fratello e sorella di lui.

Maria e Aronne parlarono contro Mosè, a causa della donna etiope che aveva preso. Infatti aveva sposato una donna etiope. Dissero: «Il Signore ha forse parlato soltanto per mezzo di Mosè? Non ha parlato anche per mezzo nostro?». Il Signore udì. Ora Mosè era un uomo assai umile, più di qualunque altro sulla faccia della terra. Il Signore disse a un tratto a Mosè, ad Aronne e a Maria: «Uscite tutti e tre verso la tenda del convegno». Uscirono tutti e tre. Il Signore scese in una colonna di nube, si fermò all’ingresso della tenda e chiamò Aronne e Maria. I due si fecero avanti. Il Signore disse: «Ascoltate le mie parole! Se ci sarà un vostro profeta, io, il Signore, in visione a lui mi rivelerò, in sogno parlerò con lui. Non così per il mio servo Mosè: egli è l’uomo di fiducia in tutta la mia casa. Bocca a bocca parlo con lui, in visione e non per enigmi, ed egli contempla l’immagine del Signore. Perché non avete temuto di parlare contro il mio servo, contro Mosè?». L’ira del Signore si accese contro di loro ed egli se ne andò. La nube si ritirò di sopra alla tenda ed ecco: Maria era lebbrosa, bianca come la neve. Aronne si volse verso Maria ed ecco: era lebbrosa. Aronne disse a Mosè: «Ti prego, mio signore, non addossarci il peccato che abbiamo stoltamente commesso! Ella non sia come il bambino nato morto, la cui carne è già mezza consumata quando esce dal seno della madre». Mosè gridò al Signore dicendo: «Dio, ti prego, guariscila!». Il Signore disse a Mosè: «Se suo padre le avesse sputato in viso, non ne porterebbe lei vergogna per sette giorni? Stia dunque isolata fuori dell’accampamento sette giorni; poi vi sarà riammessa». Maria dunque rimase isolata, fuori dell’accampamento, sette giorni; il popolo non riprese il cammino, finché Maria non fu riammessa. (Num 12,1-15).

Oggi Gesù non è creduto proprio dai suoi concittadini. Quando questo avviene è segno che nell’uomo regna solo la sua umanità fatta di ignoranza, invidia, superbia, arroganza, prepotenza, stoltezza, insipienza, non conoscenza della divina verità, dimenticanza della storia della salvezza. Regna una tremenda involuzione peccaminosa e degradante la persona umana, la cui vocazione è una sola: trascendersi, superarsi, andare oltre se stessa, al fine di trovare fuori di sé il vero principio di lettura, interpretazione, ermeneutica, comprensione della storia che si sta vivendo sotto i nostri occhi.

Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Ai suoi concittadini che chiedono segni e prodigi perché essi possano accogliere la rivelazione fatta loro, Gesù risponde che è linea particolare dei veri profeti fare miracoli agli estranei, ai lontani, a quanti non conoscono Dio, anziché farli a quelli vicini. Quanti conoscono Dio non hanno bisogno di miracoli. Ad essi basta la sola fede. Proprio per questo Lui è vero profeta perché a loro non ha fatto alcun miracolo. Essi devono credere solo sulla Parola di verità proferita oggi. Sarà la loro fede a compiere i miracoli che essi cercano. Non solo non si convincono. Decidono di uccidere Cristo Gesù, gettandolo dal ciglio del monte sul quale la loro città era situata. La sua ora però non era ancora venuta e Gesù passando in messo a loro si mise in cammino per altri luoghi, altre città dove annunziare il Vangelo di Dio per la conversione e la fede in esso. È difficile creare la fede in un cuore, in una mente. Occorre una grande umiltà.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la sapienza, l’umiltà, la saggezza, l’intelligenza di sapere ascoltare la Parola di Dio sempre.

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