Compieta

Liturgia delle Ore

V  Benedetto Dio,
che vive e regna nei secoli dei secoli.
R  Amen.

INNO

Divina luce, Cristo,
stella che splendi sulla nostra sera,
ai servi che ti invocano
dona l’eterna vita.

Noi ti preghiamo e al sonno
ci abbandoniamo sereni:
se tu pietoso vigili,
senza affanno è il riposo.

Torbido sogno non ci inquieta
né ci inganna il Nemico,
se tu nella notte difendi
i cuori incontaminati.

Guardaci dal tuo trono,
sventa ogni perfida insidia,
proteggi i poveri che hai redento
a prezzo del tuo sangue.

A tua immagine ci hai creati
nel corpo e nello spirito:
nella tenebra orrenda
veglia sull’opera tua.

INNO

Lux alma, Christe, méntium,
verus diéi lύcifer,
largíre te precántibus
vitam beátam sérvulis.

Te quæsumus, dum córpora
somno cubántes trádimus,
ut, te tuénte, líbera
artus quiéte gáudeant.

Ne fœda dormiéntibus
immíttat hostis sómnia,
ne fraude mentes óbruat,
et labe cor coínquinet.

Corpus sopóri indúlgeat,
sit interim cor pérvigil:
te diligéntes fílios
manu patérna prótegas.

Tu nos ab altis áspice,
dolos Dracónis déstrue,
tuos gubérna sérvulos,
quos sánguine mercátus es.

Hæc te memento córpora
et hos crease spíritus:
hac ergo nocte sedulus
utrísque custos éxcuba.

INNO

1. O stella divina, Signore,
che splendi su noi ogni sera,
ai servi che ora ti invocano
concedi la vita beata.

2. Con umile voce preghiamo,
sereni affidandoci al sonno:
tu vigila, o Dio pietoso,
donando un riposo tranquillo.

3. Serena la notte ci avvolga,
inganno non tenda il Nemico;
se tu veglierai in difesa,
i cuori godranno la pace.

4. Benigno dal cielo tu guardaci
e sventa ogni perfida insidia;
proteggi noi tutti redenti
a prezzo del sangue versato.

SALMODIA

Salmo 87
Preghiera di un uomo gravemente ammalato

Questa è la vostra ora, è l’impero delle tenebre (Lc 22, 53)

Ant.   Tutto il giorno a te grido, Signore.

Signore, Dio della mia salvezza, *
davanti a te grido giorno e notte.
Giunga fino a te la mia preghiera, *
tendi l’orecchio al mio lamento.

Io sono colmo di sventure, *
la mia vita è vicina alla tomba.
Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, *
sono come un uomo ormai privo di forza.

È tra i morti il mio giaciglio, *
sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo *
e che la tua mano ha abbandonato.

Mi hai gettato nella fossa profonda, *
nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Pesa su di me il tuo sdegno *
e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.

Hai allontanato da me i miei compagni, *
mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo; *
si consumano i miei occhi nel patire.

Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *
verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti? *
O sorgono le ombre a darti lode?

Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, *
la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, *
la tua giustizia nel paese dell’oblio?

Ma io a te, Signore, grido aiuto, *
e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi, *
perché mi nascondi il tuo volto?

Sono infelice e morente dall’infanzia, *
sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
Sopra di me è passata la tua ira, *
i tuoi spaventi mi hanno annientato,

mi circondano come acqua tutto il giorno, *
tutti insieme mi avvolgono.
Hai allontanato da me amici e conoscenti, *
mi sono compagne solo le tenebre.

Ant.   Tutto il giorno a te grido, Signore.

LETTURA BREVE

Ger 14, 9

Tu sei in mezzo a noi, Signore, e noi siamo chiamati con il tuo nome: non abbandonarci, Signore Dio nostro.

RESPONSORIO BREVE

Sal 56, 2

R   Pietà di me, o Dio.
      Pietà di me, o Dio, in te mi rifugio.

V   Mi riparo all’ombra delle tue ali.
      In te mi rifugio.
      Pietà di me, o Dio, * in te mi rifugio.

CANTICO DI SIMEONE

Lc 2, 29 - 32
Cristo, luce delle genti e gloria d'Israele

Nessuno può strappare da te Cristo, se tu stesso non ti strappi a lui (S. Ambrogio).

Ant.   A Simeone era stato preannunziato
          dallo Spirito santo *
          che non avrebbe visto la morte
          senza prima aver veduto il Messia del Signore.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola; 

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
preparata da te davanti a tutti i popoli, 

luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele.

Ant.   A Simeone era stato preannunziato
          dallo Spirito santo *
          che non avrebbe visto la morte
          senza prima aver veduto il Messia del Signore.

ORAZIONE

Donaci, o Padre, di essere uniti nella fede
alla morte e alla sepoltura del Figlio tuo,
per risorgere alla vita nuova con lui,
che vive e regna nei secoli dei secoli.

ESAME DI COSCIENZA

Alla fine di Compieta si può fare l'esame di coscienza, che nella celebrazione comune o è compiuto in silenzio, oppure è inserito nell'atto penitenziale secondo le formule del Messale.

CONCLUSIONE

Nella celebrazione comune, si termina con l'invito.

V  Dormiamo in pace.
R  Vigiliamo in Cristo.